Il viola che cambia la costa. Lavanda, uno spettacolo. E anche una nuova economia

Ormai la coltivazione ha preso piede in molte aree della provincia di Livorno. Ci sono poi aziende che producono olii esenziali e cosmetici, il settore si espande.

Il viola che cambia la costa. Lavanda, uno spettacolo. E anche una nuova economia

Il viola che cambia la costa. Lavanda, uno spettacolo. E anche una nuova economia

Il colore viola. La lavanda non è è più solo una moda. E’ un nuovo, florido settore economico. Ormai ai piedi del viale dei cipressi di Bolgheri ci sono campi di lavanda che in questo periodo offrono un colpo d’occhio spettacolare. I turisti, e anche la gente del luogo, ne approfittano per una foto ricordo e respirano a pieni polmoni il profumo magnifico di questo fiore. Una pianta che in Provenza è la base per l’industria dei profumi con capitale Grasse, ma è anche un elemento ormai fondamentale di tutto il movimento turistico in tante zone come il Luberon con paesini che vivono di lavanda grazie all’indotto generato da questo fiore. Una pianta ’povera’ in grado di resistere al freddo e alla siccità, ma anche una pianta ricca perché gli oli essenziali sono davvero pregiati. A Bolgheri ormai la coltivazione è consolidata e fa da cornice a splendidi vigneti e ai cipressi. Ma è un po’ tutta la fascia costiere livornese a essere ’invasa’ dalla lavanda che si trova anche in val di Cornia e mette in moto una piccola-grande economia fatta di mazzetti venduti nei negozi, movimento turistico generato dai tour alla scoperta dei campi più belli, serate estive con cene sui campi di lavanda, eventi musicali e passeggiate. E poi tutto il sotteore gastronomico. Perchè la lavanda si può usare anche in cucina, mentre le gelaterie, come a Campiglia offrono ormai tra i vari gusti anche lavanda e menta. A Bolgheri quest’anno ci sono splendidi filari di lavanda anche a San Guido, prorio all’ingresso del viale dei cipressi e sono centinaia le persone che si fermano per ammirare lo spettacolo e fare una foto. E a pochi passi da Bolgheri ci sono coltivazioni di lavanda a Suvereto in val di Cornia e poi anche sulle vicine colline pisane di Santa Luce dove si organizzano anche eventi di pittura estemporanea dedicata alla lavanda. La Toscana del resto somiglia molto come clima e paesaggio alla Provenza, la regione del sud della Francia immortalata nei quadri di Vincent Van Gogh e Paul Cezanne. Ci sono tante aziende che stanno crescendo e tante hanno già iniziato produzioni artigianali di profumi, saponi e balsami alla lavanda, un settore in grande espansione.

Luca Filippi