Il 10 ottobre si è celebrata la Giornata Mondiale della Salute Mentale: un’occasione importante per aumentare la consapevolezza e stimolare governi, istituzioni e comunità a investire maggiormente in un settore fondamentale per il benessere delle persone. Introdotta nel 1992 dalla WFMH in collaborazione con l’OMS, questa ricorrenza rappresenta un momento per riflettere su come possiamo supportare la salute mentale, migliorando l’accesso alle cure e combattendo lo stigma che circonda tali disturbi. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità nel mondo sono quasi un miliardo le persone che ci convivono e, ogni 40 secondi, una di loro si toglie la vita: numeri preoccupanti, destinati ad aumentare anche a causa delle conseguenze della pandemia da COVID-19 che ancora si sentono sulla popolazione. Secondo l’ultima rilevazione dell’Ipsos Global Health Service Monitor il 45, a livello internazionale si ritiene che la salute mentale sia la principale preoccupazione sanitaria nel proprio Paese. In Italia, nonostante la prima paura sia legata al cancro, la consapevolezza riguardo la salute mentale è cresciuta dal 18% del 2018 al 35% del 2024. Numeri incoraggianti che testimoniano l'incisività dell'ottimo lavoro svolto dalle campagne di sensibilizzazione nel nostro Paese.
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