Mak 100 Legionari. Tradizione rinnovata all’Accademia Navale per la fine del corso

Emozione e solennità alla cerimonia che conclude i 5 anni di formazione. Il saluto dell’ammiraglio Lorenzano Di Renzo agli oltre 600 ospiti.

Emozione e solennità alla cerimonia che conclude i 5 anni di formazione. Il saluto dell’ammiraglio Lorenzano Di Renzo agli oltre 600 ospiti.

Emozione e solennità alla cerimonia che conclude i 5 anni di formazione. Il saluto dell’ammiraglio Lorenzano Di Renzo agli oltre 600 ospiti.

E’ un evento di quelli davvero unici, che ogni anno fa sognare i tanti giovani che partecipano al ’ Mak 100 Legionari’. Ed è così che il 6 luglio, il piazzale dell’Accademia Navale ha nuovamente accolto la serata di gala del Mak 100, organizzata dai guardiamarina del 4° anno del Corso ’Legionari’, per celebrare la conclusione del loro percorso formativo, umano e professionale, iniziato varcando l’ingresso di Viale Italia nel 2020. La tradizione di festeggiare il Mak π 100 risale al 1840 presso l’Accademia Militare di Torino, quando, con un apposito decreto, la durata dei corsi fu stabilita di tre anni. In seguito alla notizia, un giovane allievo esclamò ironicamente in dialetto piemontese: ’mac pi tre anni!’ (’mancano appena tre anni!’). ’Mak P’ divenne così l’espressione tipica, ripetuta di anno in anno, all’avvicinarsi della conclusione del corso di formazione degli Ufficiali. Il piazzale ha accolto 610 ospiti, tra cui autorità cittadine, familiari dei guardiamarina e i docenti militari e universitari, fondamentali per la loro formazione accademica. La possibilità di condividere questa serata con i propri cari è stata particolarmente emozionante, considerate le difficoltà affrontate dal Corso durante il primo anno accademico, in piena emergenza sanitaria causata dal Covid. La cerimonia è iniziata con il tradizionale discorso del Capocorso, il guardiamarina Pietro Valfredini.

Poi il comandante dell’Accademia Navale, Contrammiraglio Lorenzano Di Renzo, dopo essersi congratulato con gli allievi, ha evidenziato l’unicità di questo evento, traguardo di un percorso formativo che unisce gli ufficiali di marina di ieri, oggi e domani. Un momento di profonda solennità è stato rappresentato dalla cerimonia dell’ammaina bandiera, seguita dall’innalzamento del vessillo del Corso. Le sagome dei legionari, fianco a fianco, simbolo della loro unità, hanno iniziato a muoversi al vento, evocando nei giovani ufficiali le intense emozioni provate quando, in terza squadra a bordo della nave scuola Amerigo Vespucci, decisero che quell’immagine li avrebbe accompagnati per sempre. Buon Vento, Corso Legionari.