Pianosa è la regina . Le tartarughe scelgono l’isola per i loro nidi

Quest’anno già due visite alle spiagge preferite per deporre le uova. La specie ’Caretta Caretta’ è in salute grazie all’attenzione e rispetto.

Pianosa è la regina . Le tartarughe scelgono l’isola per i loro nidi

Pianosa è la regina . Le tartarughe scelgono l’isola per i loro nidi

Le tartarughe marine Caretta caretta hanno scelto la protettissima isola di Pianosa e la spiaggia di Cala Giovanna, a ridosso del muro Dalla Chiesa che separava l’abitato dal carcere di massima sicurezza per mafiosi e brigatisti rossi, per deporre le loro preziose uova. Infatti, dopo la prima nidificazione avvenuta la mattina del 13 giugno, il 20 una grossa tartaruga marina è emersa dal limpidissimo mare protetto di Pianosa per fare quello che sembrava un sopralluogo sulla spiaggia, poi è ritornata tranquillamente in mare. La cosa ha subito allertato i volontari di Legambiente e dell’Associazione per la difesa dell’Isola di Pianosa ed è toccato alla guida parco Tatiana Segnini, che partecipa fin dal 2017 al progetto tartarughe di Legambiente e Parco Nazionale Arcipelago Toscano, trovare mamma tartaruga intorno alle 23,30 sulla spiaggia di Cala Giovanna mentre dava gli ultimi faticosi ritocchi per camuffare quello che sembrava un nido appena fatto nella sabbia finissima. Tatiana ha subito avvertito i Carabinieri forestali del Parco Nazionale di stanza a Pianosa che hanno provveduto a scattare alcune foto e a mettere in sicurezza l’area della probabile nuova nidificazione, in attesa di una verifica della deposizione da parte degli esperti autorizzati.

Il presidente del Parco Nazionale Arcipelago Toscano, Giampiero Sammuri, ha commentato: "Sono molto contento di sapere che nel giro di pochi giorni un secondo nido di Caretta caretta è stato rilevato a Pianosa. Quest’isola, già nota per la sua straordinaria biodiversità e bellezza, potrebbe ben diventare il sito preferito da questa specie di tartaruga marina che può vivere fino a 50-60 anni e percorre migliaia di chilometri durante le sue migrazioni. La popolazione di Caretta caretta è oggi meno a rischio grazie all’impegno dei volontari, ai centri di recupero e alle misure di conservazione attuate nel corso degli anni".

Il direttore del Parco Nazionale, Maurizio Burlando, aggiunge: "Colgo l’occasione per ringraziare i volontari di Legambiente Arcipelago Toscano impegnati nel costante monitoraggio delle nidificazioni di Caretta caretta, il personale dell’Amministrazione Penitenziaria in servizio a Pianosa che ci hanno supportato fin dalla prima segnalazione e il personale del servizio di rinforzo estivo a Pianosa del Reparto Carabinieri Parco Nazionale Arcipelago Toscano che garantiscono il presidio e la sorveglianza di un’isola così preziosa per il Parco Nazionale".