’Storie Assurde’ di Bobo Rondelli: "Un mix tra comicità e tragedia"

L’ultimo lavoro dell’artista livornese: "E’ un disco politically scorrect, ma del resto sono cresciuto a leggere il Vernacoliere e sono figlio di quella satira. Mi sono basato su storie di persone reali".

’Storie Assurde’ di Bobo Rondelli: "Un mix tra comicità e tragedia"

’Storie Assurde’ di Bobo Rondelli: "Un mix tra comicità e tragedia"

A pochi giorni dall’uscita del suo nuovo progetto “Storie Assurde” Roberto Rondelli, in arte Bobo, ci racconta in prima persona come nasce questo nuovo disco. "E’ un disco naturale, niente di troppo articolato e se vogliamo anche un po’ fatto alla svelta, del resto registrare negli studi per molto tempo costa e poi va a finire che mi annoio. Questo lavoro mescola la comicità e la tragicità, tragicomico potremmo definirlo, anche se alla fine il tragico resta tragico. Sicuramente il mio è un disco politically scorrect, ma in fin dei conti sono cresciuto a leggere il Vernacoliere e sono figlio di quella satira, infatti per questo progetto mi sono basato su storie reali ed ho fatto un mix che non ha un vero e proprio genere. C’è una canzone con un titolo un po’ scorretto, ma oramai siamo arrivati ad un punto in cui non si può più dire niente".

Cosa la spinge a fare musica e cosa crea in lei quella voglia di cantare?

"Il pubblico. Da loro catturo la voglia di cantare perché il loro apprezzamento è una conferma in positivo di ciò che stai facendo, soprattutto quando ci sono dei ragazzi giovani, ad oggi si dividono tra alcuni impazziti e alcuni in gamba e vederli cantare fa piacere".

Il livornese classe 1963 ironizza poi sui social e su uno dei temi più delicati per gli artisti, ovvero il denaro.

Come sono i suoi rapporti con i social?

"I miei rapporti coi social? Diciamo che ho più dei problemi sociali. L’unica cosa che vedo oggi è tanta cattiveria inutile. Che significato hanno per me i soldi? Non saprei, è bello averli ma non so come li spenderei".

Ha collaborato Alessio Buccheri