La tripla della vittoria a 5” dalla sirena e quattromila cuori che cessano di battere mentre seguono l’arco di Mateo Chiarini, che potrebbe consegnare alla Caffè Toscano Pielle Livorno la finale playoff, andare a infrangersi sul ferro. Finisce 70-72 in gara 5 ed è l’Avellino – che i labronici avevano dominato in entrambi i match in stagione e nei primi due incontri di semifinale playoff – ad andare a giocarsi il posto in A2. Il 29 maggio al PalaMacchia s’infrange il sogno biancazzurro della promozione, ma sono molti gli spunti di una stagione (quasi) irripetibile: per cominciare, il trionfo in Supercoppa seguito da un dominio pressoché assoluto in regular season; un gioco spumeggiante inceppatosi solo alla terza partita di semifinale, quando i labronici hanno sprecato tre match point; infine il trofeo “Samuel Dilas” come Mvp di stagione al play/guardia di Cordoba Mateo Chiarini (“prima” assoluta per un team livornese), 16 punti di media con quasi 4 assist e 4 rimbalzi a partita. La stagione di B Nazionale era iniziata con una sconfitta di misura sul parquet di Rieti (86-70) e un girone d’andata chiuso al secondo posto con un “record” di 12 successi a 5. Ma è nel girone di ritorno che la banda di Marco Cardani ha ingranato la “quinta”, subito dopo il derby del 7 gennaio con la Libertas perso di misura, infilando una serie di 16 vittorie consecutive. Nei quarti c’è Imola, domata con un perentorio 3-0. Ma in semifinale il “treno” Pielle sbatte contro il muro avellinese proprio all’ultima curva.
SportChe amarezza con l'Avellino la scorsa stagione