Coldiretti Firenze-Prato, i primi 80 anni di successi

Obiettivi / L'associazione ha riaffermato il primato degli agricoltori italiani proponendo un nuovo patto con i consumatori: ecco tutti i dettagli

L'associazione agricola più importante d'Italia e d'Europa ha festeggiato i suoi primi 80

L'associazione agricola più importante d'Italia e d'Europa ha festeggiato i suoi primi 80

Nell’affollato auditorium al Duomo di Firenze, Coldiretti ha celebrato il suo ottantesimo anniversario, rilanciando il ruolo centrale degli agricoltori italiani e proponendo un rinnovato patto con i consumatori. Le parole spesso ripetute durante l’evento, trasparenza, reciprocità, dignità, meno burocrazia e legalità, rappresentano le fondamenta di una nuova era per l'associazione agricola più grande d'Italia e d'Europa. Gli agricoltori guardano verso Bruxelles, consapevoli che le decisioni importanti per il settore arriveranno dai palazzi dell’Unione Europea. L'incontro, che ha visto la partecipazione di 5mila agricoltori in tutta la regione e 500 solo a Firenze, è stato un momento di riflessione sulla storia e sulle battaglie vinte dall'organizzazione fondata nel 1944 da Paolo Bonomi. Dal passato, con la riforma agraria del 1952 e la legge contro il cibo sintetico, fino ai giorni nostri, con l'abolizione dell'IMU e il progetto Campagna Amica, Coldiretti ha dimostrato che nulla è stato ottenuto senza lotta e impegno. Tra i temi principali dell'assemblea, la necessità di garantire trasparenza sull'origine degli alimenti è emersa più volte. Coldiretti ha avviato una raccolta firme per una legge europea che obblighi l’indicazione chiara dell’origine su tutte le etichette alimentari. «Non possiamo tollerare che prodotti stranieri diventino italiani solo dopo l'ultima trasformazione», ha dichiarato Cesare Buonamici, presidente provinciale di Coldiretti. «Dobbiamo eliminare il codice doganale per l'origine dei prodotti alimentari e garantire che solo il cibo prodotto e trasformato in Italia possa essere considerato italiano». Un’altra emergenza affrontata è stata l'invasione della fauna selvatica che minaccia le coltivazioni toscane. Coldiretti ha sottolineato i danni causati dagli ungulati, stimati in oltre 20 milioni di euro. «La proliferazione di specie come i cinghiali mette a rischio le coltivazioni e la sicurezza nelle campagne», ha affermato Buonamici. L'associazione ha richiesto misure urgenti per contrastare queste minacce e proteggere il patrimonio agroalimentare nazionale. Durante l'assemblea, Coldiretti ha anche affrontato le questioni aperte in Europa, come le importazioni sleali, il falso Made in Italy e la richiesta di un piano invasi. Inoltre, si è discusso della necessità di una moratoria dei debiti per le aziende agricole, che hanno subito l'aumento dei tassi di interesse e problemi di redditività negli ultimi due anni. «La nostra presenza a Bruxelles è costante e metodica - ha ribadito Buonamici -. Invitiamo i parlamentari toscani eletti in Europa a scegliere la commissione agricoltura per difendere meglio gli interessi delle imprese agricole». Coldiretti Firenze-Prato, fondata nel 1954, è la principale organizzazione sindacale per le persone e le imprese agricole e agroalimentari delle province di Firenze e Prato. Con sede principale a Firenze, dispone di uffici in diverse zone del territorio. L'obiettivo è valorizzare l'agricoltura come risorsa economica, umana, sociale e ambientale, combinando tradizione e innovazione per offrire sviluppo e reddito alle imprese e garantire qualità e sicurezza alimentare ai consumatori. Svolge attività sindacale interagendo con istituzioni, società ed enti economici e facilita i contatti tra i vari attori della filiera agroalimentare, inclusi produttori e cooperative. Per raggiungere i propri obiettivi, Coldiretti ha creato progetti come Campagna Amica, che promuove le produzioni tipiche locali e il loro legame con la cultura e le tradizioni, e Impresa Verde Toscana.