D'incanto tra i colli e il cielo: il luogo del cuore di Lorenzo il Magnifico

Legami / I Medici erano originari del Mugello e rimasero sempre affezionati a questa zona

Palazzo Vicari, a Scarperia, edificio risalente al Trecento e sede della mostra dedicata a

Palazzo Vicari, a Scarperia, edificio risalente al Trecento e sede della mostra dedicata a

Il territorio del Mugello è denso di tradizioni e storia ed è fortemente legato allo sviluppo della dinastia dei Medici. Forse non tutti sanno che la famiglia che ha dominato lo scacchiere politico europeo per molti anni, e legata ai grandi nomi degli artisti del Rinascimento Italiano, proviene proprio da qui. Sin dalla metà del Duecento, la famiglia Medici aveva avviato investimenti economici nella zona di confine tra la Romagna e la Toscana: le prime acquisizioni di Averardo de' Medici tra il 1260 e il 1264 furono seguite da altre compiute da Giovanni di Bicci, che includono la residenza signorile del Trebbio. A metà del Quattrocento, la famiglia Medici controllava ormai una vasta estensione di terre nel territorio mugellano. Cosimo il Vecchio commissionò all'architetto Michelozzo di Bartolomeo la trasformazione delle dimore di Trebbio e Cafaggiolo in sontuose "ville di delizia", sottolineando così gli interessi economici della famiglia Medici e la passione per la caccia esercitata in questa zona. La Villa di Cafaggiolo era una delle preferite di Lorenzo il Magnifico, indubbiamente l’esponente più famoso dei Medici, che correva qui quando era in cerca di riposo ed ispirazione. Il mecenate vi ospitava anche alcuni esponenti della sua corte, come i filosofi Pico della Mirandola e Marsilio Ficino. Stando ad alcuni racconti, poi, la bellezza del panorama del Mugello ispirò Lorenzo per la composizione di un poemetto dal titolo “La Nencia da Barberino”. Con l'avvento di Francesco I, l'attenzione dei Medici si spostò verso la strada che collega il Mugello a Firenze, con la costruzione della villa di Pratolino nel 1568. Questa villa comprendeva il celebre giardino di meraviglie creato da Bernardo Buontalenti per il principe, la sua amata Bianca Cappello ed i numerosi ospiti illustri. Le proprietà familiari dei Medici erano principalmente concentrate nell'area compresa tra S. Piero a Sieve, Barberino di Mugello e Scarperia, una zona che, oltre alla ricchezza dell'ambiente, univa l'importante presenza di grandi arterie di comunicazione, le transappenniniche, che durante tutto il Medioevo avevano mantenuto vivi i rapporti commerciali tra la pianura fiorentina e quella bolognese, attività da cui la grande famiglia traeva guadagni ed onori. La presenza medicea, oltre a lasciare numerose e importanti tracce, ha funzionato da traino per molte altre famiglie fiorentine. Ad esempio, i gruppi familiari Giugni e i Salviati, nel corso del XV secolo, avviarono un processo di modificazione del paesaggio naturale e contribuirono a diffondere nel contado i caratteri ed il gusto della produzione artistica cittadina (dall'architettura alla pittura ed alla scultura) affidandosi agli stessi artefici ed alle stesse botteghe che lavoravano ad arricchire le loro dimore in città.