RICCARDO GALLI
Sport

Firenze vuole riscrivere la storia. Orgoglio, ricordi, sogni, ambizioni . La Conference 2024 vale il futuro. Da Praga ad Atene: che emozioni!!

La scommessa di Rocco e la memoria di Barone nella sfida che segnerà anche il saluto di Italiano

Da Praga ad Atene. E chi lo avrebbe detto? Beh, per la verità, il primo a dirlo e quindi a crederci era stato proprio Rocco Commisso, numero uno della Fiorentina, che della rincorsa-bis nella direzione della finale della Conference League 2024, parlò subito. Appena qualche tempo dopo la trasferta di Praga.Detto fatto ed eccola qui la Fiorentina, pronta a sbucare dallo spogliatoio del campo dell’Aek e a far sventolare le bandiere viola, appunto ad Atene.

Bella, intrigante e assolutamente meritata la presenza della squadra di Italiano alla seconda finale di Conference consecutiva. Bella (storia) perché accanto a Commisso, al concetto filosofico-esaltante ’da Praga ad Atene’, con lo scorrere dei giorni, delle settimane e dei mesi, hanno poi iniziato a crederci tutti. Tifosi, città, Italiano, squadra.

Intrigante (l’attesa della seconda finale europea consecutiva), perché di fatto mette la Fiorentina in condizione di portarsi a casa quella coppa che un anno fa si è vista sfilare di mano dal West Ham. Nico e compagni sentivano loro, quel trofeo. E, perchè non dirlo, lo avrebbero meritato. Poi... No, il tempo dei ricordi è già finito. C’è l’Olympiakos sull’orizzonte. E c’è soprattutto la possibilità di prendersi quel trofeo. La Fiorentina merita questa Conference per un miliardo di buone ragioni. Ragioni che si spingono anche oltre la qualità dei viola che vince il confronto con quella della squadra greca.

Essere ad Atene significa voler ricordare nel migliore dei modi la memoria del direttore generale, Barone, che fra i suoi sogni-obiettivi aveva proprio quello di alzare e consegnare a Firenze una coppa.

Essere ad Atene significa andare a chiudere un ciclo – quello con Italiano alla guida – che ha vissuto su una realtà, comunque la si vada a rileggere, di eccellenza. Con risultati sul campo che hanno visto la Fiorentina giocarsi tre finali di coppe in due stagione.

Essere ad Atene significa anche decidere di riscrivere la storia. Una storia, quella della Fiorentina, che da troppo tempo ha uno spazio vuoto nella bacheca del suo passato.

Ci sarà tutta Firenze accanto alla squadra nella notte contro l’Olympiakos. Un pezzetto sarà in Grecia, mentre la città si divederà fra lo stadio Franchi e le tribune del Viola Park. In mezzo a questo ecco l’orgoglio dei giocatori. Di chi come Nico sa che anche il suo domani in viola potrebbe passare da Atene o di chi come Belotti, Bonaventura o tanti altri ’ragazzi’ di Italiano vuole provare a mettere la firma su un risultato straordinario ed esaltante da portarsi dietro da qualche parte. O forse, perché no, rileggerlo ancora con la maglia viola sulle spalle.

Da Praga ad Atene dunque, non per continuare un sogno ma per realizzarlo. La Fiorentina vuole la Conference, la Fiorentina vuole l’Europa.