Bomber chiama bomber e nella sfida che si disputerà stasera sul prato dell’Arena il confronto che catturerà le attenzioni del pubblico sarà interpretato da Nicholas Bonfanti e Pietro Iemmello. Da una parte lo "squalo" nerazzurro che ha raggiunto buona parte delle statistiche raccolte nello scorso campionato. Dall’altra il "re" che, a suon di reti e con una promozione storica in B vissuta da capitano, sta riuscendo a smentire il detto che "nessuno è profeta in patria". Per entrambi lo score recita 4 centri. Tra i due, però, chi arriva meglio alla sfida è il centravanti catanzarese: Iemmello infatti è firmato con una doppietta il rotondo 3-0 che i giallorossi hanno rifilato al SudTirol. Bonfanti invece non esulta dallo scorso 15 settembre.
Lo "squalo" nelle 10 gare di campionato fin qui disputate è partito titolare in 6 occasioni: proprio all’interno di queste partite sono arrivati i centri evidenziati dal tabellino. Il numero 9 nerazzurro nei 556’ trascorsi sul rettangolo verde è già arrivato 23 volte al tiro: con metà girone ancora da disputare davanti a sé, in pratica, ha eguagliato il rendimento tenuto nella scorsa stagione dal momento del suo approdo all’ombra della Torre. Bonfanti da gennaio a maggio scorsi, nella gestione Aquilani, era riuscito a calciare appena 24 volte in 16 partite, centrando la porta nel 50% dei casi. Nel primo scorcio della stagione attuale i tiri che hanno centrati i pali sono già 9 (rispetto ai 12 del campionato passato), che equivalgono al 39,1% di precisione. Questo a fronte di un coinvolgimento nella manovra meno frequente. I tocchi del pallone sono 127 rispetto ai 201 accumulati fino a maggio scorso, ma a marcare in positivo questa differenza è la zona di campo nella quale Bonfanti viene a contatto con la sfera: le giocate nell’area di rigore avversaria sono 36 (più del 25%), mentre a maggio il conteggio si fermò a 39. Insomma Superpippo ha cucito addosso al centravanti l’abito più consono, cioè quello del “finisseu“.
Differenti invece le caratteristiche di Iemmello, più avvezzo a partecipare alla manovra e maggiormente propenso a contribuire allo sviluppo del gioco anche lontano dall’area di rigore. I tocchi di palla del capitano delle "aquile" sono già arrivati a 266: oltre il 90% sono avvenuti tra il cerchio della metà campo e la trequarti. Ne deriva anche il miglior rendimento di Iemmello alla voce "azioni da tiro create": sono 2,96 in media a partita, rispetto all,1,62 di Bonfanti.
M.A.