La seconda contro la terzultima in classifica: Pisa-Salernitana, traslato in A, varrebbe un po’ come un Inter-Hellas Verona. Vero in termini assoluti, fuorviante nella pratica realtà. La Serie B è campionato qualitativamente meno complesso, ma sicuramente più equilibrato anche nei testa-coda.
Tuttavia quest’anno anche la Cadetteria sta raccontando una storia "diversa" dal consueto. Le prime tre della classe, come è noto, hanno scavato un abisso e questo non è usuale. L’anno scorso, a questo punto del campionato, il distacco fra terza e quarta constava di un solo punto; due anni fa le lunghezze erano soltanto due. Scorrendo, senza farla troppo lunga coi numeri, la classifica degli ultimi dieci anni alla 23esima giornata non vi è mai stato un triumvirato al comando forte di nove punti di distacco dalla prima "fuori dal podio".
Ma anche la distanza fra nono posto (la prima fuori dai playoff) e terzultima (prima delle retrocesse dirette) è particolarmente rilevante. Fra Cesena e Salernitana vi sono 9 punti di distacco. Appena 12 mesi fa, nello stesso momento dell’anno, la distanza era ridotta a sei punti. Due anni or sono le lunghezze erano otto. Come a dire, siamo di fronte ad una classifica più polarizzata e definita che quindi pare fotografare meglio le reali forze in campo.
Al netto di tutto questo la giornata di oggi resta comunque determinante delicatissima. Il successo dello Spezia sul Sassuolo da una parte offre l’occasione per avvicinare la vetta in modo deciso, dall’altra mette pressione nella difesa della seconda piazza. Il tutto aspettando la Cremonese – quarta forza del girone – che oggi scenderà in campo in casa con il Modena. Se è evidente che nulla può considerarsi decisivo già oggi, è altresì vero che è proprio in questa fase centrale del campionato che iniziano a delinearsi le verità. Al Pisa dunque il delicatissimo compito – anche psicologico – di ripristinare il distacco dello Spezia rendendo il margine sui Liguri di nuovo rassicurante.