La cavalcata d’Europa. Scivoloni e imprese. Dieci mesi da brividi

Dalla paura della prima gara persa a Vienna alla semifinale col Bruges. Un’avventura piena di sorprese, gioie e qualche timore. E ora la finale. .

Scivoloni e imprese. Dieci mesi da brividi

Scivoloni e imprese. Dieci mesi da brividi

Un lungo percorso iniziato il 24 agosto a Vienna e che si concluderà domani, 29 maggio, ad Atene. Sono queste le date (e i luoghi) che caratterizzano inizio e fine della Conference League 2023-2024 della Fiorentina, ma nel mezzo ci sono state tante partite e tante storie diverse. Proprio come l’anno scorso, l’avventura in Europa è iniziata con un brivido nel play off, perché all’andata il Rapid Vienna si è imposto per 1-0, costringendo la squadra di Italiano a vincere il ritorno per 2-0, grazie alla doppietta di Gonzalez. Il girone della Fiorentina non è iniziato nel migliore dei modi, perché nelle prime due partite sono arrivati due pareggi: 2-2 col Genk, stesso risultato anche co Ferencvaros. Dopodiché Biraghi e compagni hanno sistemato la situazione vincendo tre partite consecutive, per poi finire con un altro pario contro il Ferencvaros.

Agli ottavi la rocambolesca vittoria in trasferta contro il Maccabi Haifa (3-4) e il pareggio casalingo (1-1) col guizzo di Barak. Ai quarti il deludente 0-0 a Plzen e poi la sudata vittoria per 2-0 al ritorno, arrivata dopo i tempi supplementari. Eccoci dunque alla semifinale, dove inevitabilmente il livello si alza. All’andata epilogo da film, con il gol in extremis di Nzola, l’uomo che nessuno si aspettava. Grazie all’attaccante angolano i viola si sono imposti per 3-2 sul Bruges al Franchi, presentandosi in Belgio con due risultati su tre a disposizione per passare il turno. Ecco perché l’1-1 maturato al ritorno ha premiato la squadra di Italiano, che adesso si appresta a giocare l’ultimo atto della Conference League 2023-2024.

Alessandro Guetta