Oltre ogni rosea aspettativa. La Carrarese arriva al derby apuano di ritorno in una posizione di classifica che definire comoda è poco, in posizione addirittura buona per puntare ai playoff, a pari punti con il Palermo e la zona retrocessione distante 9 lunghezze. E meno male che nelle griglie pre-campionato i toscani erano visti tra le candidate più autorevoli a tornare in C1. E invece fin qua, come direbbe qualcuno, chapeau. In casa la Carrarese, quello sì, ha un rendimento da promozione immediata in Serie A: dieci partite con 6 vittorie, 3 pareggi e una sola sconfitta (peraltro 0-2) contro la corazzata Sassuolo. La squadra di Antonio Calabro non solo non perde in casa, o se succede è davvero una rarità, ma è proprio difficile segnarle un gol. A parte quello del Sassuolo, nelle altre nove partite a parte il Mantova tutte le altre sono rimaste a secco. Ed era stato un gol su rigore da parte di Mancuso, quindi allo Stadio dei Marmi, che è tornata la casa della Carrarese dopo l'inizio di stagione a Pisa, i toscani devono ancora subire una rete su azione. Un capolavoro assoluto che ha costretto Sudtirol, Reggiana, Cittadella, Juve Stabia, Pisa, Palermo, Cosenza e Cesena al pareggio o alla sconfitta. Inutile dire che avanti di questo passo, mantenendo quantomeno il ritmo interno, la salvezza potrebbe arrivare con una facilità estrema. Certo, il rendimento in trasferta andrebbe migliorato, ma l'unica vittoria arrivata lontano dallo Stadio dei Marmi la Carrarese l'ha ottenuta contro il Frosinone, ritrovatasi ad essere una rivale per non retrocedere dopo i proclami estivi che la davano come candidata alla promozione. Quindi nonostante gli appena 6 punti ottenuti il bilancio complessivo è da ritenersi assolutamente positivo, vedendo poi le difficoltà che stanno affrontando quasi tutte le squadre della parte destra della classifica. Al giro di boa, insomma, una Carrarese da applausi che cerca ulteriore gioia nel derby apuano.
SportMeglio di così è quasi impossibile In casa la Carrarese non fa sconti