MANUELA PLASTINA
Sport

Museo Bartali. Un viaggio nel tempo tra bici e borracce. Gino è sempre con noi

Si trova proprio di fronte alla casa dove nacque Bartali. Fu lui a volerlo allargato ai corridori meno famosi.

Museo Bartali. Un viaggio nel tempo tra bici e borracce. Gino è sempre con noi

Gino Bartali rivive nel museo che porta il suo nome e che si trova di fronte alla casa dove nacque il 18 luglio 1914, al tempo sotto il Comune di Bagno a Ripoli, oggi in terra fiorentina. A Ponte a Ema, una frazione divisa tra le due amministrazioni, il museo segna proprio il confine territoriale e accoglie gli oggetti più significativi della lunga carriera del campione nel periodo che va dal 1931 al 1954: biciclette, maglie, coppe, medaglie, trofei, foto, documenti, libri, riviste, pubblicazioni, quadri e interviste.

Il museo nasce dall’idea di Andrea Bresci per dare riconoscimento e memoria a un grande campione. Era il 1987, come ricorda lo stesso ideatore, in occasione dei festeggiamenti per i 60 anni della S.S. Aquila di Ponte a Ema, la squadra ciclistica che aveva tenuto a battesimo anche Gino. Lo stesso Bartali la approvò, chiedendo però di allargare anche ai ciclisti meno famosi la possibilità di avere una vetrina d’eccezione. Nel 1996 venne fondata l’"Associazione Amici del Museo del Ciclismo Gino Bartali" trovando collocazione vicino alla sua casa natale, in segno di riconoscenza per quel paese che tanto affetto gli ha dato. Lo stesso Bartali ha consegnato gran parte del materiale oggi custodito nel museo come giornali, tessere da atleta, documenti personali, biciclette, fotografie e le coppe, come il trofeo del Tour de France 1948.

Il museo è a ingresso gratuito, solitamente aperto nel fine settimana. Ma in questi giorni sarà aperto gratuitamente al pubblico fino al 30 giugno con orari speciali: lunedì, martedì, mercoledì e giovedì dalle 10 alle 13, venerdì, sabato e domenica dalle 13 alle 18; il 29 giugno, giorno del Grand Départ, aprirà le porte dalle 10 alle 18. Come omaggio al Tour de France, fino al 30 giugno in mostra una collezione storica di biciclette, cimeli e materiali d’archivio tra cui le bici originali del Tour di Bartali (1938), di Coppi (1949) e di Nencini (1960). Previste attività per bambini e visite guidate a cura di MUS.E con laboratori per avvicinarsi alla storia e alla natura della bicicletta. Il 22 e 23 giugno un percorso in bici guidato con partenza da piazza Bartali e arrivo al museo con visita finale.