"Sussurri Vegetali": la presenza verde nella quotidianità

Arte / A Palazzuolo sul Senio l'esposizione di Elisa Pietracito

Il racconto del legame tra mondo umano e vegetale in una mostra

Il racconto del legame tra mondo umano e vegetale in una mostra

Sussurri Vegetali è la mostra di Elisa Pietracito inaugurata il 5 maggio 2024, in occasione dell'evento Palazzuolo Botanico, presso Palazzuolo sul Senio (nella minigalleria di arte contemporanea E50035). Era prevista fino al 2 giugno ma visto il notevole interesse ricevuto per questa esposizione, è stato deciso di prorogarla per tutto il mese di giugno. Un racconto delicato sulla presenza dell'elemento vegetale nella nostra vita quotidiana. Ambientata in tre luoghi diversi, la ricerca di questo elemento si concretizza in intrecci, paesaggi tessili di materiali vegetali ispirati al rapporto che ognuno di questi post ha tra comunità umana e vegetale. Classe 1998, Elisa Pietracito è nata a Borgo San Lorenzo, nella valle del Mugello, dove attualmente vive come pendolare tra il paese natale e Firenze. Dopo il liceo artistico ha proseguito gli studi laureandosi nel 2020 con 110L in Decorazione e nel 2023 con 110L in Nuovi Linguaggi Espressivi presso all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Nel luglio 2021 ha vinto ax aequo il concorso indetto in occasione della mostra alla Casa di Giotto “Le vie della forma”. Espone e collabora con molteplici realtà e ha preso parte a residenze tra cui “Ponti artistici” in Slovenia a cura dell’Associazione Ottovolante, Festival Foglia Tonda, Bosco Arte Stenico, ed è stata selezionata per il programma del Ministero della Cultura Nuovo Grand Tour 2024 in Francia. Ha inoltre partecipato come tutor artistico in progetti pubblici tra cui Progetto Kontatto, finanziato dal Comune di Borgo San Lorenzo e come volontario per l’Università dell’Età Libera del Mugello-AUSER. La sua ricerca artistica parte dall’indagine su alcuni materiali che attirano il suo interesse, in una modalità che più o meno inconsciamente «rimanda alla mia infanzia trascorsa nella campagna del Mugello - spiega Elisa -. In questo luogo ho sempre raccolto materiali naturali all’aperto e scarti quotidiani in casa, creando delle piccole collezioni di oggetti che avevano per me un fascino potenziale e ignorato dai più». Determinante per il percorso artistico della Pietracito è stata la pandemia da Coronavirus del 2020-2021 perché «trovandomi chiusa nuovamente tra l’abitazione dei miei genitori e il nostro giardino, sono tornata a un modo di osservare e collezionare i materiali, pure per esigenze artistiche, che mi ha ricordato questa infantile memoria, avviando così il mio attuale periodo di ricerca. Le opere che realizzo sono prevalentemente installazioni, spesso a carattere site specific, in cui materiali di raccolta organici o di recupero vanno a creare forme ispirate a quelle della natura, indagando costantemente i rapporti tra uomo, natura, società, sostenibilità».