MICHELE BUFALINO
Teatri

Gioco del Ponte, come si prepara Mezzogiorno: "Ambiente coeso e salto di qualità. Ma il Ponte sarà giudice supremo"

La parte australe si è rimboccata le maniche ed è pronta per la rivincita dopo la sconfitta alla ’bella’. Il generale Sergio Mantuano: "La vittoria di San Martino su San Michele? Ci dà consapevolezza".

La Parte di Mezzogiorno: "Ambiente coeso e salto di qualità. Ma il Ponte sarà giudice supremo"

La Parte di Mezzogiorno: "Ambiente coeso e salto di qualità. Ma il Ponte sarà giudice supremo"

Pisa, 29 giugno 2024 – Mezzogiorno riparte dalla sconfitta alla "bella" dello scorso anno. Così la parte australe si è rimboccata le mani ed è pronta a dare nuovamente battaglia sul ponte. Sergio Mantuano, al secondo anno generale di Mezzogiorno, ha chiamato tutti a raccolta per fare quadrato e il suo lavoro si sta rivelando preziosissimo.

Mantuano, i pronostici vi danno in netta ascesa. Cosa ne pensa di queste ‘voci di carrello’?

"Ogni Gioco è a sé stante. Mezzogiorno sicuramente non è stata costruita per stare a guardare quest’anno. Partiamo da una buona edizione 2023 e quest’anno riproviamo, ma è il ponte che sarà il giudice supremo".

Lo scorso anno San Martino ha battuto San Michele, imbattuto da oltre 20 anni.

"Siamo molto orgogliosi perché abbiamo dato l’idea che anche il San Michele possa essere battuto. L’ambiente è molto coeso quest’anno e ci può far fare il salto di qualità. Trovo che tutte le magistrature stiano collaborando in maniera costruttiva e tante squadre si stanno attrezzando. Il San Martino ha battuto il San Michele e oggi tornerà sul ponte con la consapevolezza di avere una squadra fortissima".

La parte ritrova anche Sant’Antonio, negli ultimi due anni quasi "zavorra" con le squalifiche, ma oggi valore aggiunto.

"Sant’Antonio non è solo una squadra in più, con tutto quello che può essere successo in passato. Siamo felici perché non si sono persi per strada e hanno tenuto tutti i piedi per terra. Sono stati a guardare per due anni il Gioco, mentre quest’anno hanno grande voglia di rivalsa. Stanno riscoprendo il Gioco e speriamo possano portare risultato".

Ci sono sorprese riguardo i test interni alla parte? Quali sono le forze in campo?

"Nessuna sorpresa, tutto regolare, ma non dirò niente neanche sotto tortura".

Una parte importantissima nell’attività delle magistrature è quella civile, oltre alla parte militare.

"Sul civile devo dire che abbiamo fatto un grande lavoro, si tratta di un percorso che parte dal mio arrivo lo scorso anno. Stiamo iniziando a vedere dei risultati. Abbiamo fatto la benedizione delle bandiere, partecipato al giorno di Santa Caterina. Riscopriamo tante tradizioni".

Molte magistrature si sono attivate anche per le scuole.

"Sì, già dallo scorso anno abbiamo fatto tanta attività con le scuole. Stiamo facendo vivere il quartier generale tra Corso Italia e via San Martino con diverse iniziative. Le classi sono venute a trovarci spesso e noi siamo andati a trovare loro. Cerchiamo quanto più possibile di farci vedere e coinvolgere i bimbi perché saranno il futuro di Pisa e del Gioco".

E poi?

"Le gite nei quartieri, il lavoro di scoperta tra costumi e accessori per chi vuole imparare qualcosa sul Gioco del Ponte. Noi siamo a disposizione perché vogliamo costruire la Mezzogiorno di domani. Lavorare con le scuole è fondamentale per mantenere vivo l’interesse e costruire il Gioco di domani".

Il Gioco del Ponte però non è solo spinte e combattimenti, ma è composto soprattutto dagli oltre 700 figuranti al seguito.

"Sì, penso che nella scorsa edizione, fin dalle prove generali delle sfilate, nelle scorse settimane, si sia ritrovata la brillantezza perduta. Questa atmosfera, ve lo posso garantire, la vivrete anche quest’anno seguendo il corteo di Mezzogiorno".