Magistratura dei Delfini: "Siamo più forti e numerosi. Con noi tanti ragazzi giovani"

Il capitano Marco Falugi e il ricambio generazionale di una delle squadre simbolo di Mezzogiorno "Metà del nostro roster è al di sotto dei 25 anni. A prescindere da come andrà siamo felici".

Magistratura dei Delfini: "Siamo più forti e numerosi. Con noi tanti ragazzi giovani"

Magistratura dei Delfini: "Siamo più forti e numerosi. Con noi tanti ragazzi giovani"

Un ricambio generazionale in piena regola per una delle squadre simbolo del Gioco del Ponte. "Senza temer tempesta", i Delfini sono gli alfieri del litorale pisano. Tra le squadre più forti degli anni ‘80 e ‘90, dopo il 2000 sono andati in crisi, tornando alla vittoria nel 2023 dopo 8 anni contro Santa Maria. "Quest’anno abbiamo avuto molte new entry - ammette Marco Falugi, capitano dei Delfini -. Il gruppo è aumentato e si è rinforzato. Sono molto soddisfatto della stagione, a prescindere da come andrà sul ponte". L’età media del gruppo si è notevolmente abbassata: "Ci sono tanti ragazzi giovani che si sono avvicinati al Gioco - prosegue Falugi -. Fino a qualche anno fa facevamo fatica a reperirli, adesso abbiamo abbattuto l’età media. Credo sia una cosa molto positiva vedere giovani che ritornano a fare il Gioco del Ponte, dopo anni bui in piena difficoltà. Secondo me il valore della squadra è aumentato. Metà del nostro roster è al di sotto dei 25 anni e abbiamo anche un ragazzo di 18 anni, posso dire senza dubbio che ci sia stato un bel ricambio generazionale". Falugi non manca di fare i complimenti al comando di Mezzogiorno e alle altre squadre: "Ci vediamo bene e vedo abbastanza bene soprattutto la parte di Mezzogiorno - fa presente il capitano dei Delfini -. Mai come quest’anno Mezzogiorno ha lavorato in sinergia. C’è un grande rapporto con il comando da parte di tutti". Un anno di transizione invece per il civile, con il magistrato Luca Di Poi, fresco di nomina: "Abbiamo gettato le basi per l’organizzazione - confida -. Abbiamo creato l’associazione attraverso la quale porre le basi di un progetto che concretizzeremo l’anno prossimo. Nel mio piccolo ho agito quest’anno come figura di raccordo".

Michele Bufalino