L’orologio si è fermato a 9 minuti e 9 secondi. Tanto hanno resistito i Mattaccini a San Marco nel primo combattimento della scorsa edizione. Oggi la compagine bianco, celeste e fior di pesco ha voglia di rivincita.
Andrea Romanelli, magistrato dei Mattaccini, il dado è tratto...
"Finalmente ci siamo. Ci siamo preparati a dovere, ora resta solo da raccogliere tutta la concentrazione psicologica. La tensione c’è ed è giusto così. Da magistrato dei Mattaccini sono innamorato della mia squadra. Il capitano Davide Rossi ha rimesso le penne. Dopo il brutto incidente due anni fa è stupendo vederlo così carico".
Dove colloca i Mattaccini?
"Siamo i quarti di parte e quindi, di fatto, siamo l’ago della bilancia. L’anno scorso, permettetemi il termine, siamo stati un po’ sacrificati in apertura. Ma noi siamo a disposizione della Parte e vediamo che cosa accadrà in questa edizione".
Che squadra siete?
"Un gran bel mix. Abbiamo i nostri ’vecchi’ combattenti che costituiscono il nucleo storico ai quali si sono aggiunti giovani di valore. Siamo una bella squadra, senza dubbio".
Per i Mattaccini è stata una stagione impegnativa anche sotto il profilo civile.
"Abbiamo dato vita a iniziative davvero meravigliose. La cena di quartiere a giugno ha richiamato oltre 200 persone con tanti abitanti del quartiere che si sono avvicinati. Poi abbiamo addobbato le strade con i nostri colori. Ma le iniziative più belle sono state quelle con l’associazione persone down, la cena di Natale nella chiesa di Santo Stefano e la visita alle Rsa. E’ meraviglioso parlare di Gioco del Ponte con gli anziani. Loro hanno davvero molto da raccontare".