Su il sipario del Teatro Metastasio di Prato, che inaugura la stagione 2021 – 2022 con una prima assoluta, L’Armata Brancaleone diretta da Roberto Latini, che mette in scena non una riproduzione teatrale del film, ma una compagnia di rabdomanti dal linguaggio aulico – burino (20/24 ottobre). Un’altra prima assoluta, Otello, performance che propone una riscrittura coreografica sui corpi utilizzando un linguaggio "straniero", sarà protagonista al Teatro Fabbricone dal 28 al 31 ottobre. Il "jukebox umano" Monica Demuru aff ronterà un solo site specific al Teatro Magnolfi (4-6 novembre), dal titolo Jukebox. Un performer, un drammaturgo locale e raccoglitori di discorsi trascriveranno registrazioni audio. La particolarità dello spettacolo è l’interazione con il pubblico, che potrà scegliere quale sequenza di parole far pronunciare a Monica. Dal 16 al 21 novembre ci si sposta al Teatro Fabbrichino, con Family Game VR, uno dei primi spettacoli teatrali in realtà virtuale al mondo. Gli spettatori, infatti, saranno dotati di uno speciale visore immersivo, per una visione a 360° dello spettacolo, che sarà animato sia da personaggi reali, sia da personaggi virtuali. A seguire, sempre nel mese di novembre (25-28), About Lolita, una performance che tratta di una preadolescenza aggredita da un quasi padre e da un suo amico su un campo da tennis. Dicembre (2-5) si apre con Macbeth, le cose nascoste, un viaggio nelle profondità dell’inconscio, che subito dopo, dall’08 al 12, lascerà il testimone a Le Gattoparde delle Nina’s Drag Queens, che, tra lustrini, tacchi e una canzone di Myss Keta, racconta un mondo confomista e il desiderio di entrare in una nuova era. Prima della pausa natalizia (16 – 19 dicembre), il regista Valter Malosti dirige I due gemelli veneziani di Carlo Goldoni, che parlano un italiano e un veneziano più ruvido e birichino. Tra gli spettacoli del 2022, Il Purgatorio – La notte lava la mente, di Mario Luzi, realizzato con il contributo del Comitato Nazionale per la Celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri in collaborazione con l'Accademia della Crusca, La coscienza di Zeno diretto da Stefano Cordella e Avremo ancora l’occasione di ballare insieme, ispirato a Ginger e Fred di Federico Fellini. Tutte le info su www.metastasio.it Partecipanti Gli "amici" del MET L’arrivo in teatro, gli incontri e i saluti tra "compagni di poltrona". Si alza il sipario ed inizia lo spettacolo. É il momento clou in cui gli spettatori in sala condividono una risata, ma anche una riflessione sulla vita. Quando «lo spettacolo è finito – dichiarano Franco D’Ippolito, direttore del Metastasio e Massimiliano Civica, consulente artistico – si applaude; cioè, ci si abbraccia. Sì, perché l'applauso è un abbraccio dato a distanza: battendo le nostre mani noi "suoniamo" il nostro abbraccio. Spettatori e attori si stringono in un applauso che unisce palco e platea. Il teatro è il luogo e il tempo privilegiato dell'incontro tra gli esseri umani. Da un po' non ci incontriamo a teatro, ma quest'anno abbiamo tanta speranza di tornare ad abbracciarci al suono di un applauso».
TeatriNel cartellone del Metastasio spazio alla drammaturgia contemporanea