La Versiliana sarà anche sede di grandi mostre d’arte contemporanea. Due saranno i progetti espositivi che, nell’ambito della 44^ edizione del Festival, coinvolgeranno otto grandi artisti, le cui opere arricchiranno la Villa e i giardini della Versiliana per l’estate 2023.
Nella Villa La Versiliana
“UnciniCacciola – Strutture e superfici del cemento”, con gli artisti Enzo Cacciola e Giuseppe Uncini in un confronto stilistico sulla materia del cemento, elemento principale del lavoro di entrambi, e “Walter Valentini: Grafomanzia della spaziotemporalità”, grande retrospettiva post mortem dell’artista marchigiano (Milanese di adozione) venuto a mancare lo scorso anno.
Ambedue le mostre sono curate dal professor Bruno Corà, presidente della Fondazione Burri. Le esposizioni, sono divise per piano; al piano terra della Villa si svolgerà la retrospettiva su Walter Valentini, mentre, nelle stanze al primo piano, si potrà visitare la mostra degli artisti CacciolaUnicini. I tre artisti esporranno per la prima volta alla “Versiliana” ed il progetto, portato avanti dalla galleria Armanda Gori Arte di Prato (galleria già presente presso la Versiliana nel 2021), vuole porre l’attenzione su una ricerca che mette in evidenza le straordinarie qualità dei nostri principali artisti italiani dal dopoguerra ad oggi, artisti che meritano riconoscimenti di livello internazionale al pari dei coetanei stranieri presenti, come loro, in tanti Musei del mondo. Le due mostre - visitabili all’interno della Villa La Versiliana - promosse da Armanda Gori Arte di Prato, derivano da un progetto che è stato coordinato da Leonardo Marchi, Art Advisor e Consulente nel campo dell’arte contemporanea di Firenze, con la curatela del Prof. Bruno Corà, la collaborazione di Andrea Daffra per Enzo Cacciola e dei due Archivi di Giuseppe Uncini e di Walter Valentini e con il contributo di Daniele Crippa Presidente del MUPA - Centro internazionale di scultura all’aperto di Portofino.
Nei Giardini della Versiliana
La mostra, dal titolo “Delle molteplici identità del corpo”, riunisce le opere degli statunitensi Rachel Lee Hovnanian e Oriano Galloni, dell’ivorese Brice Esso, della francese Apollinaria Broche e del fotografo italiano Giovanni Ricci-Novara. Mind the Body è l’installazione di Rachel Lee Hovnanian in cui prosegue il suo messaggio di analisi sui media e la comunicazione. Una installazione scultorea in metallo cromato composta da dieci repliche. Corpi assenti, attesi e allusi dalle “custodie”, costumi che definiscono un corpo, nei parametri stereotipici imposti dalla società di massa, dalle dinamiche dei mass-media e alle strategie della comunicazione, complementari al fashion design, della moda. Brice Esso presenta “Cicatrices”, un’opera dove i volti, segnati da cicatrici come simbolo di appartenenza, sono il segno di un’infanzia spesso abbandonata a sé stessa che cerca una collocazione sociale e affettiva e un futuro praticabile.