Recuperata la storia. La villa della Contessa rivive con Emanuela: "Memoria da salvare"

L’avvocato Dall’Ara racconta il percorso di valorizzazione della dimora. Oggi la struttura è scenario di incontri culturali e location per matrimoni. "Eventi per far conoscere e tramandare le vicende di Virginia Oldoini". .

Recuperata la storia. La villa della Contessa rivive con Emanuela: "Memoria da salvare"

Da donna a donna. Il sogno di una spezzina è divenuto realtà, per omaggiare la sua concittadina più illustre: Virginia Oldoini, Contessa di Castiglione. Siamo sulle colline che incorniciano il golfo, nella dimora storica che oggi si chiama Villa La Contessa a Isola: per la nobile capace di stregare le corti italiane e francesi di metà Ottocento fu una proprietà speciale, destinata a rimanere nel suo cuore fino alla morte. La fautrice di questo recupero è Emanuela Dall’Ara, avvocato per professione, proprietaria e gestrice per passione della villa, che oggi vive una doppia identità: dimora storica e location per i matrimoni. "Il mio desiderio è mantenere viva la memoria di Virginia, organizzare appuntamenti che facciano conoscere questo personaggio e lo tengano vivo: mi sono battuta contro tante difficoltà per riuscirci e spero che la cittadinanza la apprezzi. Per i suoi tempi risultava senz’altro scandalosa, ma era modernissima, fra luci ed ombre, si occupava di politica, era fautrice del proprio destino" racconta la Dall’Ara. Negli anni recenti, la villa apparteneva alla famiglia di quest’ultima, ma per questioni ereditarie era stata messa in vendita: dieci anni senza trovare un acquirente. "Io ne soffrivo tantissimo – racconta lei – poi si è aperta una finestra e sono riuscita ad acquistarla. Era il 2012: avevo l’idea di mantenerla come la contessa l’aveva lasciata ma quest’operazione, complice lo stato di abbandono dell’immobile e del giardino, ha richiesto un grande sforzo". Lo splendore, poi, è tornato ed ecco i matrimoni e le diverse attività nel nome di Virginia: dalle visite guidate con Cai della Spezia, Pro Loco del Golfo, e scuole, alle aperture nei giorni dedicati alle Dimore Storiche, agli incontri con grandi personalità culturali, grazie anche all’associazione “Virginia Oldoini Contessa di Castiglione”. "Avrei potuto farne un b&b, ma non desidero usurarla. La contessa la chiamava ‘la mia montagna’: era la villa di campagna della famiglia Oldoini, grandissimi proprietari terrieri e il mio bisnonno l’aveva acquistata insieme ad alcuni terreni dai Tribone". Non è difficile immaginarla in quella proprietà con vista sul golfo accompagnata dalle damigelle e dalle amiche mentre si godeva la vita di campagna, utilizzava gli oggetti che è ancora possibile ammirare qui o ancora pregava nella cappella interna, tuttora consacrata. "Le era rimasta tanto nel cuore da ricordarla nelle sue ultime lettere in francese, in cui parlava anche dell’olio e del vino di Isola. Virginia non pagava i suoi debiti, le sue proprietà erano state ipotecate e così la villa, ma ha voluto, almeno per questa, cancellarla". Virginia giace al Père Lachaise, nonostante volesse essere sepolta alla Spezia. Emanuela Dall’Ara esprime un nuovo desiderio. "Sulla sua tomba c’è una semplice lapide, ma quella originale, che avrebbe dovuto essere rimessa a nuovo da una ditta poi fallita, si trova ora nel parco cavouriano di Santena: almeno quella, sarebbe bello fosse riportata alla Spezia".

Chiara Tenca