Sono belli, biondi e sorridenti. I loro nomi? Wall-e, Eva e Joe. Sono stati protagonisti dell’avvio del progetto “I cani-bagnino fanno un tuffo in corsia” realizzato della Pediatria dell’ospedale di Livorno con la collaborazione della Scuola Italiana Cani Salvataggio. "Benvenuti in reparto – ha spiegato Roberto Danieli, direttore Pediatria Livorno – a Wall-e, Eva e Joe, tre splendidi esemplari di golden retriever accompagnati rispettivamente dagli addestratori Barbara Bonaccorsi, Francesco Isetto e Marta Grieco della Scuola Italiana Cani Salvataggio Toscana. Grazie a questo nuovo progetto verranno a fare visita periodicamente ai nostri piccoli degenti portando momenti di svago molto graditi e apprezzati anche da genitori e operatori sanitari. Tutti gli animali, oltre a essere certificati dal punto vista veterinario, sono specificatamente addestrati e brevettati per attività di salvaguardia e salvataggio delle spiagge e su macerie, ma impiegati anche in importanti progetti sociali di supporto per associazioni o realtà scolastiche".
"Tutte caratteristiche che permettono loro di stare serenamente con i nostri bambini. Il ricovero rappresenta sempre un momento di disagio dovuto al fatto di vivere un momento di malattia in un ambiente sconosciuto – conclude – Tutte le nostre iniziative mirano proprio ad allevare questo disagio. La pet therapy, in particolar modo, rappresenta una pratica terapeutica riconosciuta e basata sull’interazione tra gli animali domestici o addestrati e le persone, al fine di migliorarne il benessere fisico, emotivo, cognitivo e sociale e promuoverne il recupero, la guarigione e il miglioramento della qualità della vita".
La Scuola italiana cani salvataggio è la più grande organizzazione europea dedita alla formazione di cani da salvataggio nautico e loro conduttori. Le unità cinofile operative vengono addestrate a operare su qualsiasi mezzo di soccorso: elicotteri, motovedette, gommoni e acquascooter, con i quali effettuano pattugliamenti o ne usufruiscono per giungere velocemente sul luogo di intervento. Ma il loro raggio d’azione, come abbiamo visto, è davvero senza confini.