Domani e domenica tornano anche a Firenze e in provincia le Giornate Fai di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico italiano, giunto alla 32esima edizione. Un’opportunità per scoprire luoghi meno noti e solitamente inaccessibili, contribuendo alla tutela e alla valorizzazione di un enorme patrimonio. Ed è proprio questa la missione del Fai: curare il patrimonio raccontandolo.
Le Giornate del Fai offrono quindi un racconto unico e originale dei beni culturali, della loro storia intrecciata alla natura, dei monumenti e paesaggi, del patrimonio materiale e immateriale. Un racconto corale e concreto che si fonda sulla partecipazione di centinaia di istituzioni, associazioni, enti pubblici e privati. Gli appuntamenti sono stati presentati in Palazzo Vecchio dalla vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini e dal capodelegazione Fai Firenze Carlo Francini.
"E’ davvero una gioia che a Firenze e sul territorio proseguano le aperture promosse dal Fai - ha detto Bettini - per rendere protagonisti e accessibili non solo alcuni splendidi palazzi del nostro centro storico, ma anche le bellezze dell’area metropolitana spesso poco conosciute. Un modo importante per valorizzare un territorio ricco di storia e fascino, nell’ottica di un turismo sempre più sostenibile e diffuso, puntando sulla forza dei tanti volontari che con il loro impegno e la loro passione rendono possibile tutto ciò attraverso una bella occasione di "artecipazione".
"Questa edizione delle Giornate Fai di Primavera ci lega sempre più al nostro territorio e alle sue istituzioni - ha detto il capodelegazione Francini -. Grazie all’apertura nel centro di Firenze di sedi universitarie come Palazzo Marucelli-Fenzi e il Rettorato dell’Università degli Studi di Firenze, celebreremo anche il Centenario dell’Ateneo fiorentino. Non possiamo dimenticare Palazzo Buontalenti, antico Casino Mediceo, oggi sede dell’European University Institute. E nel Mugello, a Scarperia e San Piero, scopriremo un opificio degli anni ’70 ristrutturato come spazio culturale contemporaneo che oltre a conservare un ricco patrimonio artistico di un artista fiorentino, Antonio Brizzolari, si apre alla comunità come luogo per incontri, seminari e laboratori. Saremo oltre 200 fra delegati e volontari della delegazione Fai di Firenze, oltre ai nostri ‘apprendisti ciceroni’ provenienti da istituti fiorentini e della provincia".