L'Università di Firenze festeggia i 100 anni e riapre il Museo della Specola

L'elenco delle iniziative in programma per il centenario

L'Università di Firenze

L'Università di Firenze

Firenze, 25 ottobre 2023 - L'attesa riapertura del Museo della Specola fissata per il 21 febbraio 2024, le vignette di Emilio Giannelli e un volume per celebrare il centenario. L'Università di Firenze si prepara così a celebrare i suoi 100 anni, a partire proprio da febbraio prossimo. Certo, l’Università è molto più antica, ma il decreto di istituzione risale al 1923.

"La riapertura della Specola sarà la ciliegina sulla torta - ha spiegato la rettrice Alessandra Petrucci -. Oltre a essere un museo unico al mondo è amatissimo dai fiorentini": tra i suoi 'tesori' un'ampia collezione zoologica, la più grande al mondo di cere anatomiche settecentesche, il Salone degli Scheletri. La data di riapertura coincide con la data di nascita dello stesso museo che nel 2025 compirà 250 anni. Tra le novità nel 2024 uscirà il volume curato dal comitato scientifico dei 100 anni, coordinato da Bernardo Sordi e composto da Fulvio Conti, Emanuela Ferretti, Donatella Lippi, Antonella Salvini, Andrea Zorzi.

È già stato pubblicato invece l'instant book in cui il percorso dei 100 anni dell'Università è accompagnato dalle vignette di Giannelli. Nel programma del centenario anche la mostra dello scultore Onofrio Pepe e 'Fuori sede. L'arte contemporanea va all'Università', con installazioni di opere d'arte in varie sedi universitarie. Lo slogan scelto per il centenario è 'Da un secolo, oltre'. Oltre all'Ateneo fiorentino anche la Statale di Milano festeggia i 100 anni nel 2024: le due Università faranno insieme un'iniziativa dedicata a Leonardo da Vinci, attraverso due incontri di studio che affronteranno alcuni aspetti della sua personalità. "Ricordare i 100 anni per l'Università di Firenze non è tanto un momento celebrativo, ma un'occasione di riflessione sul valore della sua presenza nella realtà cittadina, nazionale e non solo", il commento di Petrucci. "Mi sono divertito, soprattutto a leggere la storia dell'Università di Firenze che non avrei mai creduto così ricca di spunti per un vignettista", ha sottolineato Giannelli.