Una mappa dettagliata di progetti, traguardi e proiezioni innovative a tutto tondo tracciata nell’ambito di un incontro-bilancio che si è svolto a palazzo civico. Focus sul Citem, il Centro per l’innovazione delle tecnologie del mare, al cui interno sono raccolte realtà opeanti allo Scoglio della Regina e Dogana d’acqua: Ispra, Cnit (Consorzio nazionale interuniversitario per le telecomunicazioni), Istituto di intelligenza meccanica, Istituto di biorobotica della Scuola Sant’Anna, Istituto nazionale di oceanografia e geofisica sperimentale, Lamma, Cnr Ibe, Cibm (Consorzio per il centro interuniversitario di biologia marina).
Il Citem si arricchirà dell’esperienza del Polo dei Sistemi Logistici dell’Università di Pisa presso Villa Letizia. Presenti il sindaco Luca Salvetti e l’assessore alla formazione Michele Magnani. David Pellegrini, Ispra, ha posto l’accento sul ruolo dell’istituto: "Abbiamo due protocolli con la Regione, uno per l’attività di ripascimento delle spiagge, per la presenza di una serie di anomalie geochimiche sul territorio che comportano criticità spesso di difficile interpretazione, l’altro accordo riguarda la gestione circolare dei sedimenti contaminati, che coinvolge Arpat e università. Attività su Gorgona, Secche della Meloria e focus sulle ’reti fantasma’ a Calafuria e Capraia". Dopo l’intervento di Mariano Falcitelli, ricercatore del Cnit, Marco Fontana dell’Istituto di intelligenza meccanica della Sant’Anna ha detto che all’orizzonte c’è "una collaborazione con l’Istituto di robotica" e che "oltre ai progetti con l’Autorità portuale abbiamo svolto attività nell’ambito delle tecnologie delle energie rinnovabili dal mare, per esempio per la produzione di energia elettrica dal moto ondoso. Con uno spin off stiamo poi sviluppando un manipolatore robotico". Per l’Istituto di biorobotica ha preso la parola Cesare Stefanini: "Ci occupiamo di vita, quindi l’unione tra la robotica e gli ecosistemi ma anche il corpo umano e gli animali. Focus su calcoli e robotica marina, i progetti fatti fino ad oggi riguardano l’osservazione degli organismi viventi per costruire robot che possano muoversi negli ecosistemi come fanno gli animali per un minore impatto. Per il futuro avanti con il tema della bioispirazione, puntando all’interazione con gli organismi viventi. E focus sul ’digital twin’ ma anche la robotica aerea". Il dirigente di ricerca dell’Osg, Simone Libralato, è intervenuto nel merito del progetti dell’ente da lui rappresentato, poi ha preso la parola Stefano Taddei del Lamma: "Tra le attività importanti per il territorio, che saranno svolte nel livornese, focus su alluvioni, sicurezza e inquinamento vicino alla costa. Per le alluvioni, studi sull’impatto dei cambiamenti climatici su di esse; progetti finanziati dal Pnrr insieme a Ispra e Ogs ma anche Cnr sull’erosione costiera, impatto delle onde sulla costa alta (case study tratto tra Quercianella e Maroccone)". Francesco Serafino, primo ricercatore al Cnr Ibe, ha spiegato che "l’ente a Livorno si occupa principalmente di monitoraggio del mare. Sul tetto dell’istituto c’è un radar da navigazione tramite il quale è possibile misurare i parametri di mare, correnti superficiali e fondali. Un’attività pionieristica è stata avviata sul monitoraggio delle plastiche in mare e loro tipologie. Focus pure su inquinamento dell’aria e ’luminoso’. Facciamo anche molta attività didattica". Per il Cibm il ricercatore Paolo Sartor ha parlato di "ricerca e valutazione delle risorse ittiche. Due progetti in corso: ’Horizon 2020’, 31 partner europei ed extra, per rendere più efficiente la pesca a livello ecologico ed ecosistemico; ’Decarbonit’, caso di studio sulla marineria livornese per uno sviluppo blu della pesca sotto i filoni della riduzione del consumo di carburante e del minore impatto ambientale". Infine Paolo Castellano per il Polo Logistico: "Tutte le attività si caratterizzano per forte multidisciplinarietà e interdisciplinarietà. Ci sono progetti di sviluppo di piattaforme informative per la gestione di documenti, per sviluppare l’uso dei simulatori di guida per le gru e favorire il training, siamo partner dell’Autorità portualle per la possibilità di creare supply chain relativamente a idrogeno e transizione green".