Una passione trasformata in lavoro: "La mia vita immerso nella natura. Niente ferie, ma quante emozioni..."

Filippo Mannini si è avvicinato al mondo della pastorizia e alla castanicoltura da quando aveva 14 anni "Nel 2016 i miei decisero di fermarsi. Mi trovai davanti a un bivio e presi in mano le redini dell’azienda" .

Mannini aveva 14 anni e già era impegnato con la mia famiglia nell’attività della pastorizia

Mannini aveva 14 anni e già era impegnato con la mia famiglia nell’attività della pastorizia

di Angela Maria Fruzzetti

Pastorizia e castanicoltura: una passione che Filippo Mannini ha tramutato in eccellente professionalità. Siamo ad Antona, un borgo millenario a 400 metri s.l.m. che spicca al centro di castagneti secolari, in faccia alla costa apuana, suggestiva terrazza su mare. Filippo ha 31 anni e porta avanti l’antica tradizione che per secoli ha contraddistinto i borghi apuani: l’attività agro-silvo-pastorale.

"La passione l’ho ereditata dalla mia famiglia - spiega – e sono cresciuto collezionando storie e fantasie, raccogliendo esperienze di vita tra i vicoli e le piazze di quel borgo. Avevo 14 anni e già ero impegnato con la mia famiglia nell’attività della pastorizia. Nel 2016, i miei decisero di chiudere e per me fu il momento della decisione, prendendo le redini dell’azienda. Oggi il Colle d’Antona è conosciuto ovunque, per le sue produzioni genuine e salutari". Filippo non si accontenta della stalla: "Ho acquistato un seccatoio in disuso da tre lustri e l’ho riattivato con successo. Come la stalla, anche questa struttura in pietra sorge nel bel mezzo di castagneti che ho acquistato e recintato, dove il mio gregge pascola liberamente aiutandomi a mantenere puliti i terreni. Una sorta di economia circolare che segue le leggi della natura".

Il gregge è composto da 39 capre e due becchi che si chiamano Filippo e Pippo. Nel momento in cui scriviamo le capre sono in attesa per il parto che avverrà a fine gennaio e si vive una situazione di calma, come natura detta. Le capre escono dalla stalla per cercare alcune primizie fresche, qualche fogliolina umida per poi tornare al riposo, in attesa del lieto evento. "Sono momenti indescrivibili – commenta il giovane pastore – come indescrivibile è il miracolo della natura dentro la vita. Sono orgoglioso della mia attività, faticosa, senza mai un giorno di ferie ma ricca di emozioni e tradizioni legate a questa terra che amo e che vivo in piena libertà. Come mi sento? Un dipendente nella natura, rispettoso della perfezione dei suoi cicli". La narrazione di Filippo incanta, facendosi interprete di quei segreti che la natura offre: "Le capre amano il sale – spiega -.Se incontrate animali sulle nostre Apuane intenti a leccare la roccia, stanno nutrendosi di sale che ci arriva trasportato dai venti che soffiano sulla distesa del mare che abbiamo davanti".

Potrebbe sembrare tutto una favola se dietro non ci fossero saperi di millenni di storia che, grazie a persone come Filippo, ancora oggi possiamo raccontare. Il pastore ama fare dono di questi segreti che si diramano sulla sua terra e apre l’azienda a visite guidate "soprattutto per le scuole – invita – perché per rispettare un territorio bisogna conoscerlo". Farina di castagne, latte, formaggi freschi e semi stagionati, yogurt magro privo di zuccheri, caciotta classica Deco (2018), ricotta fresca, primo sale, caprini spalmabili: una varietà di prodotti iposodici e salutari, di ottima qualità con il marchio Colle d’Antona. Quando? "Sono gli animali deciderlo".