L’arte dei maestri d’ascia. Nel Cantiere della memoria rivive il mito delle costruzioni

Un gioiello, con esposizione permanente, incastonato nel cuore del porto delle Grazie. Un progetto culturale della Nave di Carta per la valorizzazione del patrimonio marittimo.

Un gioiello, con esposizione permanente, incastonato nel cuore del porto delle Grazie. Un progetto culturale della Nave di Carta per la valorizzazione del patrimonio marittimo.

Un gioiello, con esposizione permanente, incastonato nel cuore del porto delle Grazie. Un progetto culturale della Nave di Carta per la valorizzazione del patrimonio marittimo.

“Storico, scrittore, artista, dotto nella scienza delle onde elettriche” è scritto nella lapide apposta 20 anni fa sulla casa di Porto Venere dove nacque nel 1881 e visse la giovinezza. Cosi Gino Montefinale, scomparso il 21 dicembre del 1974, all’età di 93 anni. Nel cinquantesimo anniversario della dipartita del poliedrico personaggio è stato pubblicato in rete un video che ritesse la sua storia, dalla collaborazione con Guglielmo Marconi, alla carriera nella Regia Marina, al suo prodigarsi per Porto Venere da scrittore e giornalista. La videostory costituisce l’ultima iniziativa del 2024 del Cantiere della Memoria, progetto culturale permanente dell’associazione La Nave di Carta per la ricerca e la valorizzazione del patrimonio marittimo; un percorso sviluppato dal collega giornalista Corrado Ricci, proprietario del fondo nel porto antico delle Grazie dove è allestito il micro museo interattivo dedicato all’arte delle costruzioni navali: questa è raccontata dall’esposizione fissa e ‘parlante’ di attrezzi dei maestri d‘ascia attorno alla quale ruotano le esposizioni temporanee.

"Quella in corso, che durerà fino a San Giuseppe, è dedicata – spiega Ricci – alla storia del Palinuro: esposte ci sono le foto di un ex comandante dell’unità, Marco Filzi e un’opera pittorica del nostromo Adriano Gandino. Su di esse ‘scorre’ la narrazione sulla nave scuola della Marina. In questo caso è stato il giro di boa dei 90 anni dal varo a costituire il riferimento della ricerca, anche in questo caso tradotta in un video realizzato insieme a Roberto Celi, che ha curato il montaggio, consolidando l’apporto personale e dei fotografi di Obiettivo Spezia al progetto culturale. A loro un grande grazie!".

Particolarità della celebrazione dell’anniversario, il coinvolgimento dei ragazzi del Cisita e del Nautico saliti a bordo del veliero il giorno dell’arrivo nel Golfo al termine della campagna addestrativa. I primi, appartenenti al corso ’operatori del legno’ diretto dal maestro d’ascia Francesco Buttà, hanno donato alla nave il frutto della loro applicazione: il modello di un mezzo scafo del Palinuro. A questo si è saldato l’omaggio di un artista di ’The Spezziner’, Andrea Ciardi, che ha realizzato un’opera grafica dedicata al Palinuro.

Altro personaggio raccontato nell’anno dal Cantiere della Memoria (come spieghiamo a fianco) è stato Agostino Straulino, ufficiale di Marina e campione di vela. Tra i video prodotti dal Cantiere della Memoria e Obiettivo Spezia quello sui Cantieri navali Beconcini. E’ stato presentato il 7 dicembre nel corso della rimpatriata delle maestranze per il dono del libro scritto da Angiolo Beconcini sulla storia del cantiere. Un evento in ideale continuità con la festa resa a Gabriele Bernasco, allievo del Cisita assunto al Cantiere Valdettaro e pronipote del maestro d’ascia Sandro Valdettaro, in occasione del primo giorno di lavoro. L’impegno del Cantiere della Memoria per la trasmissione dei saperi ai giovani e è passato anche dalla Giornata del Mare: una mostra sui relitti e le anfore romane scoperte con i suoi minisommergibili da Guido Gay, un convegno e la simulazione, a misura dei ragazzi, di un cantiere archeologico marino con la collaborazione del sub del Cnes della polizia di Stato. Con loro e con gli operatori del Comsubin il Cdm, insieme alle Pro Loco, tiene alta la bandiera delle Grazie città dei palombari, quest’anno in versione ’rosa’, col meeting fra le signore degli abissi per la Festa della donna.