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Gabbani
Sanremo, 7 febbraio 2020 - Era il 1983, le quote rosa non si sapeva nemmeno cosa fossero eppure le donne dominarono quel Festival: vinse Tiziana Rivale con Sarà quel che sarà, sul podio tutto femminile salirono anche Donatella Milani e Dori Ghezzi, quarti i Matia Bazar con la immortale Vacanze romane, quinto arrivò Toto Cutugno. La sua "L'italiano" diventerà un evergreen dileggiato o amato, canzone ad ogni modo indimenticabile. Quest'anno quel brano è stato scelto da Francesco Gabbani da Carrara per la serata delle cover. Un conterraneo di Cutugno, almeno all'anagrafe, perché molti non sanno che il Toto nazionale è toscano di nascita, di Fosdinovo, provincia di Massa Carrara.
Gabbani ha deciso - come Pelù - di presentarsi da solo a cantare il pezzo. Peccato che si debba far esibire un artista alle 1,45. Una vera assurdità.
Ad ogni buon conto, Gabbani ha iniziato l'esibizione nascosto dietro a un telo bianco, un'ombra prima di svelarsi in tuta da astronauta e tricolore in mano. Pubblico coinvolto - almeno chi è sopravvissuto alla maratona - con mani alzate e battiti a tempo, gran finale con tricolori a profusione sul palco e tute spaziali, una versione visivmente psichedelica e divertente di un classicone. Grande applauso finale con ovazione. C'è poco da fare, a Sanremo Gabbani è nel suo mondo.
Alla fine si è piazzato all'8° posto.