
Fabio Turchi con la cintura di campione italiano dei massimi-leggeri
Firenze, 23 dicembre 2016 - Un sogno che diventa realtà: Fabio Turchi è il nuovo campione italiano dei pesi massimi-leggeri. Il 23enne cresciuto in riva all'Arno, figlio del pluricampione italiano dei mediomassimi Leonardo Turchi, “riporta” la cintura a Firenze. Contro Maurizio Lovaglio il match è durato poco più di sei riprese. Turchi ha voluto studiare bene l'avversario (34enne torinese in carriera è già stato campione nazionale ed europeo della categoria), sapendo che la posta in palio era alta, molto alta, perché questa cintura non è un punto d'arrivo, ma la partenza di una lunga e gloriosa carriera. E, così, Fabio Turchi ha condotto il match fino alla quinta ripresa quando ha iniziato a colpire con più insistenza, poi alla sesta ha lavorato l'avversario sopra e sotto. Lovaglio ha accusato i colpi pesanti fino ad andare giù prima del gong. Turchi mette a segno, così, la nona vittoria e mantiene l'imbattibilità dal suo esordio da professionista (il 31 ottobre 2015).
La serata di pugilato al palazzetto di Scandicci ha visto protagonisti altri altri due pugili fiorentini (sempre della scuderia Loreni): Mohammed Obbadi e Angelo Ardito, entrambi seguiti dal maestro Alessandro Boncinelli dell'Accademia Pugilistica Fiorentina. Il 23enne nato a Casablanca, neo campione dell'Unione europea dei mosca, ha affrontato il georgiano 19enne Mishiko Shubitidze. L'incontro è durato appena un minuto e ventuno secondi: il talentuoso ragazzino – che vuole seguire le orme del grande Leonard Bundu – ha inanellato una serie lunga di colpi pesanti, al corpo e al volto, l'avversario è crollato sotto la furia esplosiva di Obbadi che ha così vinto per kot. Obbadi è stato nominato dalla Wba co-challenger al titolo Intercontinentale: si confronterà con il coetaneo messicano Jose “Charalito” Rivas che viene da quattro vittorie consecutive.
Per la categoria superpiuma, Angelo Ardito, invece, ha perso ai punti con Dionisie Tiganas, classe 1994.