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Fiorentina, Commisso: "Lo stadio il primo fallimento della mia vita. Non metteremo soldi"

La conferenza stampa del presidente viola: "Il Franchi non è un monumento, non è all'altezza di Firenze. Opzione Campi Bisenzio esclusa e il Viola Park aprirà senza i 400 parcheggi promessi. Plusvalenza della Juventus? Meglio che non parlo”

Rocco Commisso

Firenze, 29 aprile 2023 - Intervenuto in sala stampa, il presidente della Fiorentina Rocco Commisso ha parlato principalmente del tema legato allo stadio, che oggi vede una frenata sul progetto del Comune a causa dei 55 milioni non concessi dall'Unione Europea. Queste le sue considerazioni: "“La cosa bella è che sono venuto e hanno vinto la prima partita. Siamo in finale di Coppa Italia, ma ancora non abbiamo vinto niente. Sono scaramantico anche io, guardiamo partita dopo partita. Ho rispetto di Nardella e di tutte le figure, ma la politica e la burocrazia stanno rovinando l'Italia. Un progetto come lo stadio Franchi e mettere in mezzo il Comune, la Regione, lo Stato e l'Europa è una cosa che in America non si vede. In America le istituzioni contribuiscono naturalmente alla costruzione degli stadi. I piccoli paesi, i comuni, hanno l'opportunità di andare a prendere soldi pubblici dove le tasse non si pagano. Se la città prende questi soldi, gli investitori non pagano tasse, ed è un beneficio sia per lo Stato che per i proprietari privati. C'è questa cultura che le squadre di calcio, di football, di baseball sono sempre aiutati dai comuni, perché hanno imparato 60 anni che se non sono aiutati se ne vanno. I Ney York Giants se ne sono andati a San Francisco per esempio. Questa è la cultura che esiste in America: se tu non mi aiuti io me ne vado. Io li sapevo i problemi dell'Italia, ma non mi aspettavo così. Si vede anche in altre città come Milano e Roma. Questa è la rovina dell'Italia. Il Franchi non è un monumento. Non è all'altezza della vostra Firenze, perché la città è bellissima ma lo stadio no. Non ci aiuteranno mai a fare uno stadio con tempi giusti e costi giusti. In qualche maniera la politica vuole sempre controllare quello che succede, incluso quello della Fiorentina. Io devo rispettare alcune cose, ma nessuno mi può impedire di parlare. Se fosse stato accettato il progetto di Casamonti, forse oggi sarebbe stato finito. Anche se cominciamo i lavori oggi ci vorrebbero minimo 3-4 anni. Dalla nostra parte, io non metterò soldi per lo stadio. Non è mio, è del Comune e se lo fanno loro. Allo stesso tempo abbiamo bisogno di risposte. E' da mesi che chiediamo dove giocherà la Fiorentina? Nessuna risposta. Quanto sarà l'affitto? Nessuna risposta. Chi farà il management dello stadio? Nessuna risposta”.

Per voi è chiusa la questione stadio di proprietà?

“Non ho detto che è chiusa, però ci devono essere molte cose che il Comune deve fare. Io ripeto, non metto un penny. Se si trovasse una soluzione io sono sempre pronto a mettermi a disposizione. Siamo disponibili ad aiutare, non con i soldi, a fare qualcosa.”

Che effetto le fa trovare la Fiorentina in finale di Coppa Italia e protagonista in Europa?

“Sono certamente emozionato. Non abbiamo vinto niente fino ad oggi, ma portare la Fiorentina in Europa è un bel risultato. Ci sono altre proprietà che hanno comprato il Parma, il Genoa, e non hanno mai portato queste squadre in Europa, noi lo abbiamo fatto nel giro di 4 anni”.

Si sente preso in giro dalla politica fiorentina?

“Voglio rimanere molto rispettoso di chi è stato eletto. Non sono stato io a votare. Siamo 4 anni che stiamo parlando. Il grande sbaglio è che quando Casamonti ha fatto il disegno nel 2019 e Pessina disse di no, è cominciata una guerra dove nessuno esce vivo. Per me il Franchi, ripeto, non è un monumento. Se dico porcheria mi mandano via. Quando la Fiorentina va in Turchia o in Polonia, e vedi questi stadi che sono bellissimi, sono paragonabili alla bellezza di Firenze. Non penso di essere stato preso in giro. Sono così abituati a lavorare nella politica in questo modo forse. La questione stadio è il mio più grande fallimento. Mai in vita mia ho fallito quando mi sono messo in testa di fare una cosa. E questa è colpa mia”.

Vi è stata data una tempistica entro cui, chi di dovere, vi illustrerà il futuro breve?

“Penso che non lo sanno nemmeno loro"

La questione stadio rischia di frenare la crescita sportiva della Fiorentina?

“Abbiamo già dimostrato quanto siamo disponibili ad investire sulla Fiorentina. Le perdite alla Fiorentina non finiscono mai. Non vedo l'ora che le perdite arriveranno a zero, forse quando arriveremo in Champions. Pure se si fa lo stadio saranno 4 anni di attesa. La nostra intenzione è quella di lavorare anno dopo anno. Quest'anno è vero che in campionato non siamo stati bravi come lo scorso anno, ma negli obiettivi non erano inclusi i percorsi in coppa. Quest'anno giocheremo più di 50 partite, è un record nella stagione della Fiorentina".

Mi racconta l'emozione per il calore dei tifosi? Quanto è una vittoria aver sempre difeso la scelta Italiano?

“Ho sempre detto che le colpe erano tutte mie e di lasciar fare i miei dipendenti. Ho sempre fatto così, anche in Mediacom. Io tratto bene tutti e loro trattano bene me. E' una situazione dove sia loro che io ci dobbiamo rispettare. Non tutti i presidenti fanno come me, che vanno a parlare alla televisione e alla radio. Alcuni penso di non averli mai visti parlare. Qua tutti hanno capito che se c'è uno sbaglio, Rocco li protegge. Per quanto riguarda i tifosi, posso dire che io e mia moglie non abbiamo bisogno di nessuna scorta per girare. I tifosi sono incredibili, quello che hanno fatto l'altro giorno è stato qualcosa di spettacolare. I tifosi sono tutto per noi. Tutto quello che facciamo lo facciamo per loro. Senza di loro non ci sarebbe niente”.

C'è una data d'inaugurazione per il Viola Park?

“La prima squadra farà il ritiro la, ma di aprire completamente il Viola Park finché tutto non sarà completato non se ne parla”.

C'è un problema sull'area dei parcheggi del Viola Park?

“Mi hanno promesso che la tramvia a Bagno a Ripoli si farà e che ci saranno 400 parcheggi. Ancora non si vede niente. Già i costi sono aumentati da 70 a 100 milioni. Il Viola Park si aprirà senza i 400 parcheggi che mi erano stati promessi. Il Viola Park è immenso, uno spazio bellissimo. Se la gente vuole venire, dove la deve parcheggiare la macchina?”

Cosa ne pensa della manovra plusvalenze della Juventus?

“Meglio che non parlo ancora della Juve, sennò qualcuno poi se la prende con me. Loro hanno messo 700 milioni di euro dopo Ronaldo. Vuol dire che se togli questi 700 milioni, il valore della Juventus è di 150. L’indice minimo nostro di liquidità sarà quasi il doppio del minimo e spero che questo venga inserito per essere iscritti nel campionato. Per capire come sono fatto, basta pensare che con il Covid non ho mandato a casa nessuno e ho investito in Italia quando potevo. In Italia però non si può investire all’infinito ma io guardo a investimenti a lungo termine. Poi voglio sottolineare che la Fiorentina non è in vendita. Quello lo deciderò io ma vi voglio rassicurare che non sarà presto e dovete lottare con me. Quanto può investire la Fiorentina secondo le regole? C’è un limite tra costi e ricavi purtroppo”.

E' chiusa definitivamente anche l'opzione Campi Bisenzio?

“Il Comune di Firenze sta lavorando per trovare dei fondi per portare avanti il progetto. Nel mentre abbiamo bisogno di risposte su dove andare a giocare. Ci sono già dei soldi, ci mancano altri soldi per finire il progetto. Abbiamo bisogno di risolvere col Comune su dove andare a giocare, e su questo ci lavoro ogni giorno. C'è bisogno di uno stadio provvisorio? Vediamo quanto ci costa. Campi ormai è una storia del passato”.

Sul mercato, la Fiorentina che intenzioni ha su Gonzalez e Amrabat?

“Non dobbiamo parlare di questo oggi. Il mercato ancora non è cominciato. Non voglio rispondere su questo.

E su Su Pradè?

"Ha tutto il mio rispetto, speriamo che possiamo continuare a lavorare insieme"

Il procuratore di Amrabat ha detto che aveva fatto una promessa al giocatore…

“Non ti posso dire che sarà qua a vita, ma non conosco nemmeno il procuratore. Sono cose che sono state messe dai giornali grazie ai procuratori. Io non mi immischio in queste cose”.

Il Viola Park può diventare un modo di guadagnare qualcosa, visto i 10 milioni di costi che porterà ogni anno?

“Sapevamo di questi costi. Vediamo. C'è l'ipotesi di far giocare le finali delle competizioni giovanili al Viola Park e altri progetti. Il più grande contributo sarà sicuramente quello di far crescere giovani calciatori per farli arrivare in prima squadra o venderli”.

Quanto merito c'è di Italiano nel momento più difficile?

“L'ho sempre difeso. In quei momenti c'era gente che dicevano cose vergognose al mister. Per questo sono andato in radio a difenderlo. Credo che quella è stata la svolta. L'allenatore è una figura importantissima. E' lui che ogni giorno sta con i giocatori e parla con loro. Grande credito va dato all'allenatore, e in questo caso al nostro che è Italiano”.

Siete ottimisti o pessimisti sullo stadio?

“Io credo che si farà, perché se il problema sono 55 milioni, non si tratta di una cifra insormontabile. Credo che Nardella vuole uscire da Firenze con un buon report, perché ci ha puntato molto su questo”.

Barone: “Tutte le squadre che fanno tre competizioni hanno difficoltà nel gestirle. Ci sono squadre che rimangono nella storia che vincono tre o due competizioni. Penso che non siamo gli unici ad avere difficoltà. Al momento siamo concentrati sugli obiettivi di oggi. E' inutile parlare di mercato quando ci stiamo giocando una parte di storia della Fiorentina. Siamo preparati quando finirà il campionato”.