Firenze, 23 marzo 2017 - Chiamateli fedelissimi, o magari punti di riferimento. Le parole sono diverse ma il concetto è lo stesso e nei giorni del mercato (anche se con così largo anticipo), abbinare questo o quel tecnico a questo o quel rinforzo diventa un giochetto che spesso coincide con realtà in arrivo. Così provando a specificare che la Fiorentina potrebbe ristringere a breve il numero dei candidati alla panchina del futuro (due, ovvero Di Francesco e Semplici), ci sono giocatori che potrebbero essere indicati con decisione alla società come rinforzi indispensabili.
Prendiamo Di Francesco. Già dalle prime indiscrezioni, lontane ormai qualche settimana, si è voluto accostare il nome del tecnico del Sassuolo a quello di Domenico Berardi, attaccante degli emiliani sicuramente sul mercato (negli ultimi giorni sono corse cifre da capogiro relative al suo cartellino) che potrebbe così seguire a Firenze il suo allenatore attuale. Ma c’è un altro punto di forza del Sassuolo a firma Di Francesco che potrebbe rivelarsi un ottimo investimento per la squada. Si tratta di Alfred Duncan, mezz’ala sinistra e quindi elemento essenziale per completare l’asse mediana che la Fiorentina andrebbe a realizzare con l’arrivo del nuovo allenatore. Un fedelissimo, insomma, sia come uomo spogliatoio sia a livello tattico. E il Sassuolo potrebbe non opporsi al suo addio davanti all’offerta giusta.
Passiamo a Semplici. Uno dei punti di forza negli undici della sua Spal è Manuel Lazzari. Esterno di centrocampo puro e a tutta fascia (soprannominato la Freccia). Il giocatore (classe 1993) seguirebbe più che volentieri Semplici nell’avventura fiorentina e per la Spal la sua cessione rappresenterebbe senza dubbio un bel colpo (in positivo) sul bilancio del prossimo anno. C'è poi una curiosità legata a Semplici. In Spagna appena qualche giorno fa è circolata la notizia che i viola potrebbero sfruttare il diritto di ’recompra’ per Cristiano Piccini oggi al Betis Siviglia. Ok, il difensore almeno in una occasione ha parlato di esperienza chiusa (riferendosi a Firenze), ma l’eventuale ritorno in viola di Semplici sarebbe la mossa giusta per fargli cambiare idea. Piccini era uno dei punti di forza della Primavera guidata dall’attuale tecnico della Spal.