GIAMPAOLO MARCHINI
Calcio

Fiorentina: gli esterni frenano in 3 metri, ma Tello deve incidere di più

Lo spagnolo poco cercato dai compagni, come il compagno Zarate

Lo spagnolo Tello

Lo spagnolo Tello

Firenze, 21 marzo 2016 - POSSONO bastare tre metri in meno per spiegare il poco gioco sulle fasce? Come sempre i numeri aiutano a capire, ma non a spiegare fino in fondo il tanto possesso palla che è rimasto per certi versi inutile e talvolta un po’ scolastico. Parlavamo di tre metri. Il ‘Matusa’ è il campo più stretto di tutta la serie A e per una squadra come la Fiorentina non è stato un guaio da poco, anche se i viola si sarebbero meritati la vittoria, almeno ai punti. Forse l’assetto iniziale studiato da Paulo Sousa ha tenuto conto di questa stortura, ma alla fine per provare ad andare contro la malasorte l’innesto di Tello poteva essere l’idea giusta. Ma la squadra non ha recepito fino in fondo il messaggio del tecnico, perché l’ex canterano non è stato cercato tantissimo; sembra ancora che debba essere metabolizzato dai compagni. In tante occasioni, infatti, la palla è arrivata più ‘volentieri’ ad Alonso che non all’ex esterno del Porto. Eppure dai suoi piedi sono nate le azioni più pericolose, almeno due. Poche se si pensa a quanto le sue qualità possono produrre.

AL DI LÀ di questo aspetto, la Fiorentina è sembrata troppo prigioniera del suo modo di giocare, perché se la palla gira a velocità superiore arrivano le superiorità numeriche che sono alla base delle fortuna viola. Altrimenti il troppo ragionare in mezzo può alla fine avere effetti diametralmente opposti a quelli sperati. E’ vero che contro il Frosinone poteva anche bastare – ricordiamoci che manca un rigore a favore –, ma se non aumenti i ritmi le occasioni non arrivano. Considerazione finale. Non si può chiedere a Zarate di essere l’uomo della provvidenza, lanciandolo nella mischia solo negli ultimi venti minuti. Quando va bene. Se magari anche in questo caso fosse cercato un po’ di più...