Terni, 18 aprile 2015 - L’ATMOSFERA è unica anche per Attilio Tesser. Il tecnico parla con la consueta razionalità, è sorridente e rilassato, ma non nasconde un particolare: «E’ il derby più importante di tutta la mia carriera, sia da calciatore che da allenatore. Ne ho vissuti diversi, anche se non cittadini o regionali, ma molto sentiti come Udinese-Verona e Novara-Varese. Ma questo umbro ha un sapore unico. Ne ho avuto conferma all’andata e anche in questa settimana, visto il calore e l’affetto con cui i nostri tifosi hanno seguito gli allenamenti. Tutto questo lascia prevedere che lo stadio gremito presenterà un colpo d’occhio molto bello. Dal punto di vista del lavoro che abbiamo svolto, qualche problema c’è stato in quanto per tre giorni ho avuto a disposizione 14 calciatori, ma a livello di mentalità e concentrazione le cose sono andate molto bene. Adesso i ragazzi devono tramutare in positivo la tensione, perché ci attende una partita combattuta e credo senza tatticismi». Come spesso accade nei derby, nulla è prevedibile e il compito delle fere è anche di dimostrare che i valori sono più bilanciati rispetto ai dieci punti di gap in classifica: «La forza del Perugia non è soltanto nei nomi.
E’ una squadra che gioca bene, soprattutto palla a terra e ha grande temperamento. Non a caso, ha superato come noi le fasi di difficoltà. La dobbiamo rispettare, ma la affronteremo senza paura. La nostra prestazione dovrà essere di alto livello come squadra, ma anche nelle individualità perché in una gara del genere possono divenire determinanti i singoli duelli. Non dovremo ripetere quanto accaduto nel primo tempo del match d’andata. Sarà importante aggredire gli spazi e giocare con fiducia». I dubbi relativi al modulo sono sorti in extremis. In settimana la scelta sembrava chiara: «Non mi aspettavo un nuovo forfait di Bastrini. Ora devo riflettere. Gavazzi e Valjent hanno trascorso una settimana di lavoro ridotto, ma nella rifinitura li ho visti bene. Janse, invece, non è ancora al meglio, ma l’ho dovuto convocare come il giovane Gagliardini perché siamo a corto di elementi per la fase difensiva. In ogni caso, non credo che giocheremmo proprio «a specchio» con i nostri avversari. Il Perugia attua un 3-5-2 – conclude Tesser – e il nostro sarebbe essenzialmente un 5-3-2».