Firenze, 6 aprile 2024 – Nella testa del tifoso viola conta più la partita contro la Juventus o una trasferta europea a Plzen di Conference League? Oggi la risposta non è così scontata, anche se Juventus-Fiorentina rimane nella hit parade delle sfide più attese. Ma la stagione della squadra di Italiano sta chiaramente volgendo verso le coppe. Forse inconsciamente. O Forse no. Sta di fatto che le recenti uscite hanno detto questo. All’orizzonte c’è probabilmente una delle ultime occasioni per provare a dare un senso alle prossime nove gare di Serie A. Otto calendarizzate, una con l’Atalanta ancora in sospeso e che potrebbe pure giocarsi a campionato finito. Una sorta di jolly, ma per provare a calarlo sul tavolo dell’Europa c’è bisogno di cambiare marcia perché i tre punti mancano dal 26 febbraio contro la Lazio.
Vero, calendario difficile che dopo i bianconeri si ammorbidirà, ma proprio la partita contro la Juventus potrebbe dare una carica doppia al gruppo. Italiano la sta preparando così. L’obiettivo è trasformare la sfida dello Stadium in un trampolino di lancio. Poco da perdere e tanto da guadagnare, contro un avversario che non sembra irresistibile (non vince da quattro partite). Italiano in casa della Juventus ha racimolato soltanto sconfitte. Zero soddisfazioni in campionato e Coppa Italia. L’unica volta che ha battuto i bianconeri (al Franchi) risale al maggio del 2022 con la partita che sancì il ritorno in Europa. Stimolo ulteriore a livello personale. Nel calderone tutto fa brodo. Per lui che arriva a Torino super concentrato sul presente e che non vuole sentire parlare nella maniera più assoluta di futuro. Forse è l’unico aspetto che lo accomuna ad Allegri. L’incertezza di quel che sarà. Per storia e tattica sono lontani anni luce. Anche nella ricerca dell’idea di gioco. Impossibile oggi un confronto fra i due.
Eppure entrambi sperano di ritrovarsi di fronte il 15 maggio a Roma per la finale di Coppa Italia. Quella sì, diventerebbe di botto una sfida alla Juventus da consegnare alla storia. La partita di domani serve ad altro. Dev’essere da sprone per arrivare di rincorsa. E da stimolo per i singoli. Perché non c’è solo Italiano. C’è un Belotti a caccia di gol. Un Gonzalez che sta tornando su livelli interessanti che sogna una notte da protagonista. Gli stimoli non mancano, in attesa di altre notti forse più attese e partecipate. Ma che per adesso possono aspettare. Lo impone la storia di questa partita.