Fiorenze, 31 agosto 2016 - ESCE Marcos Alonso entra Maximiliano Olivera. E’ questo l’annuncio dello speaker virtuale del mercato viola che stasera (ore 23) scriverà la parola fine sulla sessione estiva. Via l’esterno spagnolo, dunque, che porta nelle casse della Fiorentina un maxi-tesoro (27 milioni) e frutta una maxi-plusvalenza e dentro – anche se dal Sudamerica frenano molto sull’affare – il giovane esterno del Penarol, che ieri ha lasciato l’Uruguay con destinazione Italia.
E’ ACCADUTO tutto a Milano dove nel quartiere generale del mercato accanto a Corvino sono arrivati anche il braccio destro Freitas e soprattutto il presidente Cognigni. Già, perché di cose da fare in casa Fiorentina ce n’erano (e ce ne saranno oggi) parecchie.
Per chiudere il discorso relativo ad Alonso, al giocatore è stato promesso un ingaggio da tre milioni a stagione per cinque anni.
La sorpresa, forse, potrebbe essere il via libera alla rescissione di Mati Fernandez che potrà accasarsi dove più gli piace (lo trattano Milan, Atalanta e Cagliari), mentre la Fiorentina potrà risparmiare un ingaggio pesantuccio. Il manager di Mati, comunque, ha voluto sottolineare che la rescissione non è ancora una dato di fatto.
Poi ecco il riassunto di una serie di situazioni sulle quali la società di Della Valle tiene altissima l’attenzione.
Capitolo Faragò. Si è ripreso a trattare dopo che Fiorentina e Novara si erano alzati (malamente) dal tavolo a fine luglio. Il centrocampista è una prima scelta per Sousa, e là dove qualche settimana fa c’erano state incomprensioni insanbili per la grande differenza fra domanda e offerta, oggi le cose potrebbero essere cambiato. O forse la Fiorentina, per accontentare il suo allenatore, ha deciso di girare una parte dei proventi dal cartellino di Alonso proprio su Faragò (sul quale però è in pressing anche il Palermo). Anche perché, con la scommessa Olivera per la corsia esterna, non c’è stato bisogno di presentarsi a casa del Genoa con un pacchetto di milioni per strappare il sì di Laxalt.
A PROPOSITO del Genoa. Ieri è stato un giorno in stand by per l’attaccante Pavoletti inseguito prima della Fiorentina e poi del Napoli. A dire il vero, a movimentare l’attesa per gli affari attorno agli attaccanti ci ha pensato soprattutto Gabbiadini che nell’arco di otto ore è passato da: uno, essere a un passo dall’Everton; due, essere tornato al centro di una trattativa con la società viola (e Kalinic in azzurro); tre, valutare una proposta di rinnovo del contratto con ingaggio da tre milioni a stagione.
Un passo indietro e rimane da tenere sotto controllo anche la vicenda Badelj. Il centrocampista continua ad essere centro di attenzioni di mercato importanti. C’è la Roma, ma c’è sopratutto il Milan, anche se la Fiorentina – su pressing di Sousa – non sembra intenzionata a cedere. Tutto però potrebbe diventare più difficile da gestire nel caso qualcuno decidesse di fare follie per il centrocampista. In questo occhio alle possibili mosse attorno a Obiang del West Ham.