ANGELO GIORGETTI
Sport

Fiorentina, finalmente c’è ambizione. Ma ora serve più qualità

Difesa alta, tanti spazi per l’avversario. Ogni controllo di palla sarà decisivo

Vincenzo Italiano: il suo marchio di fabbrica è lo sviluppo del gioco offensivo

Vincenzo Italiano: il suo marchio di fabbrica è lo sviluppo del gioco offensivo

Firenze, 24 agosto 2021 -  La sconfitta contro la Roma ha avuto tante giustificazioni (fra queste il contestabile cartellino rosso a Dragowski dopo 17 minuti) e comunque ha restituito l’immagine di una Fiorentina vitale e disposta a giocarsela. Il vero problema sarà far coincidere l’ambizione del sistema viola con la qualità del gioco che servirà per sostenerlo. O meglio, la qualità di tutti gli interpreti. A cominciare dal palleggio, perché quando una squadra cerca di occupare sistematicamente il campo degli avversari, bisogna che i suoi giocatori abbiano un’estrema sensibilità nel controllo della palla.

Perché, come si è visto contro la Roma, ogni contrasto perso può innescare una ripartenza mentre la difesa viola è alta. Se poi il portiere decide di trasformarsi in un quasi kamikaze per intervenire in modo esplosivo quando la palla è lontana dalla porta, la situazione può rapidamente degenerare. E quindi torniamo lì: il progetto Italiano dovrà essere sostenuto negli ultimi giorni di mercato con acquisiti mirati per alzare la qualità in ogni reparto, altrimenti i rischi supereranno i vantaggi. Una situazione già nota in precedenza, ma la Roma ha messo in vetrina pregi e difetti. E se i pregi hanno convinto tutti – finalmente una squadra sana che non si deprime e reagisce alle difficoltà – i difetti dovranno essere eliminati subito.