REDAZIONE SPORT

Giada Becucci e quel desiderio infinito di tornare a giocare a pallavolo

L'atleta di punta del Pistoia Volley La Fenice si racconta al tempo del Coronavirus. Con un sorriso che non può che indurre ottimismo

Giada Becucci, una delle più belle realtà del volley pistoiese

Giada Becucci, una delle più belle realtà del volley pistoiese

Pistoia, 18 marzo 2020 - L’esistenza stravolta in un battito d’ali. Un giorno sorridi, il successivo ti fermi: a riconsiderare tutto. Valori, in primis. Ecco allora la vita di una delle più meritevoli sportive pistoiesi al tempo del Coronavirus. A Giada Becucci, 30 anni il prossimo 29 aprile, la pandemia ha stravolto l’esistenza, così come a tanti altri connazionali, sportivi e non. Pallavolista di ruolo schiacciatrice, una laurea in Chimica e tecnologie farmaceutiche a Firenze, rappresentante (tecnologie del diabete) a partita IVA, abituata giorno e sera a macinare chilometri in auto (a giro per la Toscana per lavoro, per la provincia di Pistoia per il volley), si ritrova nella sua casa di Pescia senza lavoro e sport, con babbo Daniele, mamma Lucia, il fratello Luca e uno splendido golden retriever di nome Paco a farle compagnia.

Se in un’altra situazione sarebbe manna dal Cielo, ora è coabitazione… forzata. Ci sorride su. “Sono bloccata ed è bene così, considerato quello che sta succedendo fuori. Inganno il tempo cercando di fare esercizi addominali, un po’ di lavoro fisico anche per gambe e braccia. Di più non si può. La speranza è tornare in palestra quanto prima. Che tutto ricominci, che la salute, da buona partita IVA, mi sorregga sempre, in campo e fuori”. Ha iniziato a giocare a pallavolo a 7 anni: una decina di stagioni a Borgo a Buggiano, tutta la trafila giovanile e 2 campionati di B2, un’annata da under 18 a Santa Croce e da lì in avanti un autentico tour.

Due anni a Firenze, nell’allora Rifredi 2000, con promozione in B1 e una stagione in cadetteria d’eccellenza, un anno a Pescia in B2, uno nel System Volley a Lucca in C, due a Castelfiorentino in B2, cinque nel Blu Volley Quarrata (4 in B2 e 1 in B1), uno in B1 a Capannori nella Nottolini, oggi nel Pistoia Volley La Fenice in B2. Con una salvezza tutta da conquistare. “La squadra è giovane, molte delle giocatrici non avevano mai giocato in una categoria nazionale – sottolinea –. Abbiamo avuto tante difficoltà per la carenza di palestre a Pistoia. Ci alleniamo 2 volte a settimana alla Monteoliveto, una o due volte all’“Anna Frank” e una volta ogni quindici giorni a Bardalone, nella località divenuta la sede delle nostre gare casalinghe.

Non è semplice trovare i riferimenti in partita in tutti i fondamentali, ma specialmente in battuta e in ricezione. Ci prepariamo nella semioscurità della Monteoliveto, ove le misure non sono regolamentari, e nella stessa settimana nel bello spazio illuminato di Bardalone, il cui impianto sarebbe tanta roba per Pistoia città”. I sacrifici: centinaia di chilometri al giorno in auto, dalla mattina alle 19, poi, col borsone già pronto, aggregarsi alle compagne di squadra per andare negli impianti pistoiesi o in quello montano, infine rientrare a tarda ora a Pescia. “Si fa per pura passione e finché ci saranno opportunità, vorrei continuare”. Lunga vita, allora, senza virus. Lunga vita a Giada e alla sua voglia di sport, il suo sport: la pallavolo.

Gianluca Barni