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Gli allenatori fanno festa all'Olandesina. Mazzarri: "Che errore l'esonero di Frustalupi"

Da Riccomini a Mazzarri, passando per Agostinelli, Morgia e Agostiniani gli ultimi a vincere in arancione

La mitica figurina Panini di Andrea Agostinelli, all'epoca calciatore arancione in serie A

Pistoia, 21 aprile 2021 -  Cent’anni di grandi protagonisti. Gli allenatori vittoriosi e alcuni eccellenti tecnici passati da Pistoia ci ricordano quanto siamo fortunati a sostenere la squadra della città. Pur non in condizioni di salute ottimali, Enzo Riccomini manda un in bocca al lupo alla squadra e un abbraccio ai tifosi. “Vi sono vicino”, afferma. E noi a lui.

“La Pistoiese è la società della mia vita: ha un valore superiore alle altre – ci fa emozionare Andrea Agostinelli, da tempo separatosi dal Livorno –. Se ci pensate bene, sono l’unica persona che è stata in forza alla Pistoiese nei tornei professionistici: in A da calciatore, in C e in B da tecnico. È qualcosa di speciale. Sono arrivato a Pistoia che avevo 22, 23 anni, dopo cinque stagioni alla Lazio, sono tornato ancor giovane da trainer, tornerei ad allenarci anche se scendesse in terza categoria. Perché il colore arancione è nel mio cuore. Chissà… È un dispiacere enorme vederla in basso, in classifica, ma è l’ora di starle accanto, di salvare la serie professionistica”.

“Pistoia ha significato la mia rinascita da allenatore – assicura Massimo Morgia –. Dopo i fatti di Castellamare di Stabia, le violenze contro i giocatori della Juve Stabia, avevo deciso di smettere: quello non era più il mio mondo. Andai a fare il secondo a Livorno solo perché me lo chiese Novellino, un amico. A Pistoia domandai e ottenni di poter attuare il mio progetto, ovvero ricreare entusiasmo tra la gente facendo un tutt’uno di prima squadra, vivaio, territorio. Da allora, ovunque sia stato, ho fatto sempre così. L’augurio è di riportare il pubblico allo stadio attraverso una politica etica e sociale che parta dai ragazzini del settore giovanile”.

“La Pistoiese? Calcisticamente è tutto – esclama Riccardo Agostiniani –. Col babbo allo stadio da bambino, tifoso sempre presente, persino allenatore con promozione per i 90 anni, nel 2011. Ora, in bocca al lupo per le ultime 2 gare: conquistiamo i playout, manteniamo la categoria. È troppo importante”. Ringrazia della sensibilità per averlo contattato, Nicolò Frustalupi, ma chiede di non parlare (sono e resteranno dei nostri, lui e il grande papà), parla invece Walter Mazzarri dal buen retiro di San Vincenzo. “La Pistoiese, il mio trampolino di lancio. Un’annata bellissima: città incantevole, gente cordiale e accogliente, tanti amici. Da lì ho spiccato il volo. Mi dispiace che proprio nell’anno del Centenario sia così in basso in graduatoria. Qualche errore è stato fatto. A Frustalupi andava concesso più tempo, a mio avviso. Lo conosco bene, so come lavora: con la sua preparazione atletica, la sua organizzazione la squadra sarebbe infine decollata. In una stagione complicata dalla pandemia, era necessario avere pazienza. La città e il club meritano: forza Pistoiese”.

Gianluca Barni