LORENZO VERO
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Inzaghi: "Pisa, ti ho cercato per anni. Sei la piazza per me" – Il video e la fotogallery

Le parole del neo-allenatore nerazzurro nella conferenza stampa di presentazione

PISA, 10 LUGLIO 2024 - "Non mi piace parlare tanto". Poi però fa l'esatto opposto. Nella conferenza stampa di presentazione da allenatore del Pisa, Filippo Inzaghi esplicita tutta la voglia che lo ha portato a sedere sul nerazzurro. Dai retroscena pregressi alle sue ambizioni, fino agli obiettivi: "Per tre anni ho voluto il Pisa. Ho sempre creduto fosse la piazza giusta per me, per l’organizzazione e per la passione. Mi riconosco molto in questa tifoseria, ringrazio perché nei social non sono riusciti a rispondere a tutti".

COSA HA PORTATO INZAGHI AL PISA?  "Sono venuto a Pisa per un programma negli anni. Voglio essere lasciato lavorare, divertire. Vogliamo giocatori che vogliono Pisa come l’ho voluto io. Essere a Pisa l’ho voluto io. Sono qui da pochi giorni e sono pronto per iniziare. Spero di ricambiare l’affetto. Penso che Pisa sia la piazza giusta per me. Ha giocatori esperti e giovani interessanti: l’obiettivo è quello di creare un gruppo forte, che tenga alla maglia e apprezzi di essere in questa grande società, che è un lusso per la B. Mi auguro che il mio percorso qui sia molto lungo".

QUANTO SI SONO CORTEGGIATI NEGLI ANNI - "La chiamata del Pisa l'ho aspettata tanto. A un certo punto credevo non mi funzionasse più il telefono! Il Pisa l'ho voluto io, da almeno tre anni. Ho da subito amato la piazza e l'Arena, vivendola da avversario. La stima non è mai mancata. Ma non siamo mai andati alla fase conclusiva. Siamo arrivati nel momento migliore per stare insieme. Mi auguro che il nostro percorso sarà molto lungo: cercavo un progetto importante.

GLI OBIETTIVI DI INZAGHI E L'IDEA DI GIOCO - "Non mi piace far chiacchiere. Dobbiamo riconquistare questi tifosi. Questa squadra è forte. Negli ultimi due anni non ha fatto er potenzialità quanto era elle proprie corde. È un motivo di grande concentrazione. L’allenatore deve trovare il vestito giusto per i giocatori che ha: troverò il sistema adatto. Voglio la squadra più aggressiva possibile. La B è un’A2, mai come quest anno. Voglio aiutare ad aiutare i giovani di oggi a vedere il calcio con un mentalità diversa. Conosco parecchi giocatori, da Marin, Caracciolo e Calabresi, i capitani e trascinatori, a Moreo e Tramoni, che li ho già allenati. L'impressione è ottima, non vediamo l'ora di iniziare. Ci tenevo di iniziare con gli allenamenti a porte aperte. Non basta tenere aperto lo stadio per farci vedere, ma dobbiamo dimostrare con ciò che faremo". Lorenzo Vero