ANDREA GIANNATTASIO
Fiorentina

Un anno senza Joe Barone: cerimonia della Fiorentina, “Ci hai insegnato tanto, il tuo ricordo vivrà”

Al Viola Park il ricordo del direttore generale, scomparso in seguito a un malore prima della partita contro l'Atalanta a Bergamo. Tanti i presenti al centro sportivo: dalla famiglia, arrivata dall'America, a tutta la Fiorentina. Il figlio Pietro: «Firenze ci ama ancora»

A sinistra un momento della cerimonia per Joe Barone. A destra, un ricordo del direttore generale allo stadio Franchi (Fotocronache Germogli)

A sinistra un momento della cerimonia per Joe Barone. A destra, un ricordo del direttore generale allo stadio Franchi (Fotocronache Germogli)

Firenze, 17 marzo 2025 – A quasi un anno dalla tragica scomparsa di Joe Barone, il dolore che ha segnato la Fiorentina, ad ogni suo livello, è ancora visibile e profondo, radicato nei cuori di tutti coloro che hanno avuto modo di lavorare al suo fianco. È una sofferenza che non si può nascondere, che emerge negli occhi di ogni singolo membro del club: dal direttore generale Ferrari, che ha preso in mano una pesante eredità sin dai giorni immediatamente successivi alla morte del numero due viola, fino ai magazzinieri, ai ragazzi del vivaio, alle calciatrici della squadra femminile. Ma, ovviamente, i cuori più straziati sono quelli della famiglia di Joe, che ha fatto ritorno a Firenze nei giorni scorsi per assistere alla sfida di ieri contro la Juventus ma soprattutto per partecipare alla messa di suffragio celebrata al Viola Park, una cerimonia che ha toccato profondamente tutti i presenti. Una funzione di ricordo, officiata dal vescovo di Firenze, Gambelli, che ha riunito in un abbraccio silenzioso e commovente ogni suo partecipante (circa 200 persone): la dirigenza, la prima squadra, la Primavera, la formazione Under-18, e tutti coloro che fanno parte di quella comunità che Joe amava chiamare «famiglia viola». Ma non solo: il centro sportivo ha aperto le sue porte anche ai tifosi, che hanno potuto assistere alla cerimonia dalle tribune della Curva Fiesole, accogliendo poi una folla di amici, colleghi e ospiti importanti, come l’ad della Lega di Serie A, De Siervo, i sindaci di Firenze e Bagno a Ripoli, e tanti altri. Un’unione che ha avuto il suo culmine quando - con gli occhi colmi di emozione - ha preso la parole il figlio di Joe, Pietro: «È già passato un anno, ma sembra che ne siano passati dieci. In questi mesi difficili abbiamo vissuto tante emozioni e sentiamo ancora forte l'amore della città di Firenze». Un sentimento che si è concretizzato anche nei gesti più piccoli e affettuosi, come quello di Rolando Mandragora, che dopo il gol alla Juventus (quello del momentaneo 2-0), ha voluto dedicare il suo gesto tecnico alla famiglia di Barone, seduta in tribuna: «Di Joe ci manca tutto, abbiamo passato questi giorni tutti insieme e uniti» ha raccontato il direttore generale viola Ferrari: «È bello vedere tutte queste persone qui oggi per ricordarlo. Per noi tutti è molto difficile, questo però ci fa pensare che era davvero una persona eccezionale. La commozione ci sarà sempre. È stata una persona con cui ho condiviso sei anni della mia vita, dalla mattina alla sera. Mi ha insegnato tanto e noi cercheremo di portare avanti tante cose che faceva anche lui». Andrea Giannattasio