Firenze, 12 agosto 2024 – In quello che potremmo chiamare (a livello di regioni italiane) “il podio dei podi” alle Olimpiadi di Parigi 2024, la Toscana spicca con un ottimo secondo posto. Infatti (contando solo chi è toscano di nascita, non gli “adottivi”) con 12 podi e 4 medaglie d’oro la nostra regione è seconda solo alla Lombardia che conta 15 podi e 7 medaglie d’oro.
Ecco i nomi dei “medagliati” toscani: Jasmine Paolini (oro, Castelnuovo di Garfagnana ma cresciuta a Bagni di Lucca) Gabriele Rossetti (oro, Firenze) Vittoria Guazzini (oro, Pontedera ma cresciuta a Poggio a Caiano) Carlotta Cambi (oro, San Miniato/Montopoli) Filippo Macchi (due argenti, Pontedera) Alice Volpi (argento, Siena) Leonardo Deplano (bronzo, Firenze) Lorenzo Zazzeri (bronzo, Firenze) Lorenzo Musetti (bronzo, Carrara) Ginevra Taddeucci (bronzo, Lastra a Signa) Simone Alessio (bronzo, Livorno).
Comprensibile la soddisfazione nel Coni toscano, espressa direttamente dal presidente Simone Cardullo: «Non possiamo che essere molto compiaciuti per i numeri ed i risultati ottenuti dagli atleti toscani a Parigi anche rispetto al passato - sottolinea in una nota -. Se consideriamo toscani a tutti gli effetti le pallavoliste Sara Fahr, nata in Germania ma che è cresciuta a Piombino (Livorno) e Ekatherina Antropova, che ha acquisito da poco la cittadinanza italiana e che gioca da anni a Scandicci (Firenze), abbiamo dai 12 ai 14 atleti toscani che hanno conquistato una medaglia a Parigi, fra cui cinque di esse oro».
Per Cardullo è «un successo che riguarda la Toscana nella sua interezza visto che escluse Arezzo e Grosseto, tutte le altre province sono andate a medaglia, e quindi non si può che essere soddisfatti del lavoro che hanno fatto le società e le federazioni sportive, e del coordinamento nella preparazione olimpica di questi atleti che sono sempre stati seguiti con attenzione». Particolare apprezzamento Cardullo la esprime per «l'oro raggiunto da Jasmine Paolini nel doppio di tennis con Sara Errani, mi ha fatto molto felice anche perché ho seguito l'incontro in diretta e quindi ho vissuto quella medaglia con maggior trasporto. Paolini è la classica dimostrazione di un'atleta che raggiunge la sua piena maturità a 28 anni e che si è costruita piano piano con tanto lavoro. Lei non è come Sinner che è un predestinato ma è grazie alla volontà e alla caparbietà che è arrivata a certi risultati».
«Di contro - osserva ancora - sono dispiaciuto per quanto non siano riusciti ad ottenere Larissa Iapichino e Leonardo Fabbri. Sono molto felice della decisione del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di invitare al Quirinale il 23 settembre anche chi a Parigi è arrivato quarto come la Iapichino». I risultati ottenuti dalla Toscana alle Olimpiadi da poco terminate secondo Cardullo rafforzano il legame del comitato regionale con il Coni nazionale. «Il rapporto con il presidente Giovanni Malagò è splendido - conclude -. Sono onorato di far parte di una squadra che lo sta accompagnando in questo quadriennio ma mi dispiace che a volte la politica ci metta troppo lo zampino. La politica deve restare fuori dal mondo dello sport ed invece qui continuiamo a farci del male da soli». Poi il tema degli impianti sportivi: «Vorrei veder costruiti o rimodernati tanti impianti sportivi, di livello anche, per far crescere i nostri giovani, perché le infrastrutture in Toscana sono buone ma possono migliorare". In questo senso «voglio ringraziare anche il presidente della Regione, Eugenio Giani, per quello che ha fatto e che continua a fare. Dobbiamo costruire impianti importanti anche nelle piccole città e nei tanti comuni sparsi nel nostro territorio. Io abito a Empoli e, ad esempio, creare la nuova pista di atletica significherà dare maggior vigore all'attività sportiva».