GIANLUCA BARNI
Sport

Pistoiese, nervi tesi dopo la sconfitta. Aggredita auto con le mogli dei giocatori, la rabbia di Iorio

Due comunicati chiariscono che cosa è accaduto al termine della sfida col Sasso Marconi, finita con il successo (2-1) dei bolognesi

Il presidente della Pistoiese Sergio Iorio (Foto Acerboni/FotoCastellani)

Il presidente della Pistoiese Sergio Iorio (Foto Acerboni/FotoCastellani)

Pistoia, 28 ottobre 2024 – Sconfitta sul campo di Sasso Marconi, 2-1, battuta sonoramente fuori dal rettangolo verde. La società FC Pistoiese non ci sta e intende far chiarezza circa quanto accaduto dopo il triplice fischio di Sasso Marconi - FC Pistoiese, partita valida per la nona giornata d’andata del girone D del campionato di serie D. Non solo: il presidente Sergio Iorio è intervenuto su alcuni fatti incresciosi ai danni di alcuni familiari di tesserati arancioni, verificatisi sempre nel post partita, all’esterno dell’impianto della provincia bolognese.

Ma procediamo con ordine. “Quello che ha coinvolto il tesserato del club (Felice Ragone, vice allenatore, ndr) è stato un diverbio verbale: non c’è stato, dunque, alcuno scontro fisico. Tanto che successivamente presidente e direttore sportivo del Sasso Marconi hanno personalmente chiesto scusa al direttore sportivo arancione Massimo Taibi, intervenuto per fare da paciere durante il diverbio verbale. La società FC Pistoiese, comunque, deplora l’accaduto e si riserva di valutare provvedimenti disciplinari nei confronti del proprio tesserato”. Questo il comunicato testuale emesso dal sodalizio arancione.

In più il neo presidente Iorio, cui non è andato giù il comportamento di alcuni tifosi che in base a quanto appreso apparterrebbero proprio alla curva orange, ha scritto un comunicato di proprio pugno. “Sono stato informato di un episodio vergognoso e barbaro, avvenuto dopo la fine della partita di Sasso Marconi. Un’auto con a bordo 5 donne, tra cui la figlia di 2 anni di Claudio Sparacello, oltre alle signore Giacomarro, Sparacello, Tarabusi e Lauria, è stata fermata da un gruppo di tifosi che ha insultato e minacciato pesantemente queste signore e colpito con violenza macchina e finestrini… facendo anche piangere la bambina".

“Il fatto è talmente grave che merita una riflessione profonda. Questi non sono tifosi, ma persone prive di dignità che si accaniscono contro i più deboli facendo spaventare una bambina di due anni che era venuta a vedere il babbo che giocava. L’amarezza che provo in questo momento mi fa dire che se un episodio simile di violenza e inciviltà si dovesse ripetere un’altra sola volta, e a prescindere da qualsivoglia risultato negativo, verso parenti di giocatori o tecnici, lascerò il giorno stesso la Pistoiese mettendo a disposizione le risorse per onorare gli impegni assunti fino ad oggi”.

"Spero che i veri tifosi della Pistoiese non siano come questi vigliacchi e spero che sapranno stare vicini in modo civile alla squadra e al progetto FC Pistoiese, che deve essere vissuto come una passione sportiva, senza esasperazioni, rancori o insulti e assalti a persone indifese. Con grandissima e profonda amarezza, Sergio Iorio”, finisce così il testo vergato dal massimo dirigente della Pistoiese. Il clima in casa orange, come si può capire, non è dei migliori.

Gianluca Barni