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Sofyan Amrabat, col Marocco alla conquista del mondo: gli inizi, il fratello, Firenze

La favola del giocatore della Fiorentina arrivato nel capoluogo nel 2020 dal Verona

Amrabat esulta dopo la vittoria con il Portogallo

Amrabat esulta dopo la vittoria con il Portogallo

Firenze, 10 dicembre 2022 - Adesso tutti lo vogliono. Diventa uno tra i giocatori più desiderati d'Europa. La vittoria del Marocco di Sofyan Amrabat, 26 anni, contro il Portogallo di Cristiano Ronaldo è per una piccola parte anche la vittoria dei tifosi viola, che guardano con ammirazione al centrocampista della Fiorentina arrivato nel 2020 alla corte del presidente Commisso.

Amrabat (Germogli)
Amrabat (Germogli)

Nella partita storica contro i portoghesi Amrabat ha giocato da campione a centrocampo, contribuendo a resistere contro Joao Felix e compagni dopo il gol di En-Nesyri di fine primo tempo. E' un risultato senza precedenti per una squadra africana. Nessuno era riuscito ad arrivare tra le prime quattro di un mondiale. Ce l'ha fatta il Marocco di Amrabat, un giocatore che adesso potrebbe diventare un importantissimo uomo mercato. In tanti, si dice, lo vorrebbero, soprattutto le squadre della Premier League. 

Amrabat (foto Germogli)
Amrabat (foto Germogli)

Amrabat è arrivato alla Fiorentina dal Verona per 18 milioni. Sono state 13 le presenze in campionato in questo 2022 / 2023 con la maglia viola. Il presidente Commisso lo volle fortemente a Firenze. 

Un giocatore fortemente legato anche alla sua Nazionale. Contro la Spagna non avrebbe dovuto giocare a causa di problemi alla schiena che lo stanno tormentando. Ma non se l'è sentita di tradire il suo Paese in un momento così storico ed è sceso in campo con delle infiltrazioni, come ha poi rivelato dopo la partita.

Amrabat e Barak (Foto Germogli)
Amrabat e Barak (Foto Germogli)

"Non potevo lasciare soli i miei compagni, con il fisioterapista abbiamo fatto l'impossibile", aveva detto dopo il match vittorioso con la Spagna. Un problema, quello del mal di schiena, gestito anche contro il Portogallo, dove ha scritto la storia del suo Paese. E i sorrisi di Amrabat dopo la partita in cui ha messo ko il team di Cristiano Ronaldo dicono tutto. 

E' in Olanda che la sua carriera è iniziata. Utrecht, Feyenoord, poi in Belgio con il Bruges. Anni duri perché da ragazzino non è semplice tenere botta e rincorrere il proprio sogno anche di fronte a mille difficoltà. Al mattino la scuola, dove andava in bicicletta, poi il ritorno alle due del pomeriggio e via agli allenamenti. Dodici ore fuori di casa ogni giorno, racconta, e per un adolescente è dura, soprattutto se si sente la nostalgia degli amici e di una vita normale. 

Amrabat ha un fratello maggiore, Nordin, che gioca nell'Aex Atene e che è stato un esempio importante per lui. Pur avendo vissuto a lungo in Olanda, dove è nato, dice che è il Marocco la sua casa, il posto dove sente qualcosa di speciale. "Il Marocco è unico", racconta a "fiorentina.it". 

Sente una grande responsabilità anche verso Firenze. La vita italiana lo ha conquistato subito, lui che arrivava da un Paese diverso dallo Stivale come l'Olanda. "Capisco perché i giocatori non vogliono venire via dall'Italia - dice - E' un Paese stupendo. Sento una responsabilità verso Firenze e i tifosi della Fiorentina, che davvero vivono per la loro squadra, per loro la Fiorentina è tutto. Il mio non è solo un lavoro, lo faccio per le persone, posso migliorare la loro vita".