Firenze, 17 novembre 2020 - «Oggi abbiamo avuto 2.336 contagiati. Il 30 ottobre erano 2.700. Quindi i dati si stanno stabilizzando e per questo ho detto che la Toscana poteva essere sì da zona arancione, ma metterla in zona rossa è stato un po' eccessivo. Lavoro perché io si possa passare nella metà di dicembre a zona arancione ma il meccanismo del Dpcm è tale per cui passare dalla zona gialla a quella arancione, a quella rossa, è facilissimo ma poi risalire è difficilissimo, significa avere 14 giorni continui di dati ineccepibili. Basta che ci sia un picco di contagi di un focolaio e subito devi contare nuovamente 14 giorni. Per questo ho ritenuto ingiusto che la Toscana sia finita in zona rossa". Lo ha detto stamani il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani intervenendo a Lady Radio.
"Sul tracciamento siamo cresciuti moltissimo - ha aggiunto Giani -. Quando siamo stati classificati zona rossa, guardando ai dati dall'1 all'8 novembre, noi avevamo il 36% del tracciamento. Poi, in una delle prime ordinanze che ho fatto, ho disposto l'assunzione a tempo determinato di 500 persone e questi ragazzi stanno facendo un grande lavoro, tanto è vero che il tasso di tracciamento è sopra il 65%. Siamo sostanzialmente raddoppiati come capacità di tracciare il fenomeno. Era uno dei nostri punti di deboli ma adesso noi abbiamo un tasso che ormai è più del 60%". Per quanto riguarda le province di Grosseto e Siena il governatore della Toscana ipotizza una loro uscita dalla zona rossa. "Penso di chiederlo (l'uscita di Siena e Grosseto da zona rossa, ndr), è una possibilità", ammette rispondendo a una domanda sulla novità di stamani. Ovvero la disponibilità da parte del ministro della Salute, Roberto Speranza, in coerenza con quanto gia' previsto dall'attuale Dpcm, a differenziare le restrizioni in maniera ancora piu' puntuale sui territori. "Naturalmente - fa notare il governatore- devo avere una certa stabilita' di dati per 14 giorni. In Toscana potrebbero essere le province di Grosseto e Siena" ad uscire dalla zona rossa "ma non ritengo che questo avverra' oggi, ma nei prossimi giorni".
Per quanto riguarda il tema vaccini antinfluenzali ha detto Giani: "Ce ne sono 500 mila in piu' rispetto all'anno scorso". "Sono le tipiche polemiche - aggiunge - che enfatizzano in senso generale una sicura, probabile disfunzione particolare. Che il singolo farmacista sappia quanti sono i vaccini distribuiti a livello regionale non so come faccia. Dico quello che mi viene riferito dal direttore generale della Regione: abbiamo distribuito 500 mila vaccini in piu' rispetto all'anno scorso".