
L'intervento dei soccorritori in una foto di repertorio
Perugia, 9 aprile 2025 - E' stata una tragica fatalità: non c'è reato. Il gip di Perugia Natalia Giubilei ha disposto l'archiviazione del fascicolo aperto dopo la morte, nel settembre scorso, di un bambino di otto anni, Matei Achitei, travolto da un furgone condotto dal padre. Il giudice ha quindi accolto la richiesta avanzata dal pubblico ministero Franco Bettini.
L'incidente avvenne alla periferia del capoluogo umbro nella zona di Sant'Andrea delle Fratte. Sul van viaggiava la famiglia, residente nella zona del Trasimeno. "La famiglia ancora chiusa nel riserbo del lutto ha comunque molto apprezzato la decisione dei giudici di archiviare il procedimento penale", ha commentato l'avvocato Simone Pillon, che ha difeso i genitori nel procedimento ora archiviato. "Matei - ha aggiunto - è morto a causa di circostanze impossibili da prevedere e prevenire. Il piccolo, secondo la ricostruzione avallata dal gip, era seduto sull'apposito seggiolino omologato e aveva la cintura allacciata. I genitori avevano fatto tutto quanto previsto per la sicurezza, e la morte del piccolo non è loro imputabile. Resta il grande vuoto che il piccolo Matei ha lasciato nella famiglia e nella comunità scolastica e religiosa da lui frequentata". Come ricostruito dagli inquirenti e riportato anche nel provvedimento di archiviazione, la tragedia si è consumata in pochi istanti nel piazzale dell’azienda in cui lavora il padre del piccolo, un 34enne romeno residente a Magione. La moglie con i sei figli era passata a prenderlo per andare tutti insieme al centro commerciale. Poi l'incidente e la tragedia.