Perugia, 7 agosto 2024 – La Valnerina è uno scrigno da aprire, prendendovi tutto il tempo per goderne le bellezze ambientali incontaminate, la storia millenaria, la cultura e il buon cibo.
Un microcosmo nel quale incontrare una quieta spiritualità, con figure gigantesche e amatissime, come San Benedetto (patrono d'Europa) e Santa Rita (la 'santa dei casi impossibili') che in Norcia e Cascia hanno i luoghi di riferimento. Fede, semplicità e bellezza.
La Valnerina è attraversabile anche in bici, assaporando un percorso che interseca la storia, anche recente, come quello ricavato lungo l'ex linea ferroviaria ‘Spoleto-Norcia’, riconvertita in una suggestiva ciclovia.
Quasi 45 chilometri, per 1.100 metri di dislivello, un tracciato a metà tra asfalto e sterrato e una serie di tappe da vedere che vanno, dopo la partenza da Spoleto, a Piedipaterno, Vallo di Nera, Castel San - Felice (con la splendida Abbazia dei santi Felice e Mauro) Sant’Anatolia di Narco. La linea ferroviaria fu inaugurata nel 1926. Lungo il percorso vennero costruite 19 gallerie, 24 ponti e viadotti di pregio. Dopo la chiusura, nel 1968, la nuova vita inizia nel 2014 con la riconversione in itinerario ciclopedonale.
È in Valnerina che le vie della spiritualità e della natura si incrociano. Da Norcia parte anche ‘Il Cammino di Benedetto’, una via di 300 chilometri che attraversa il centro della Penisola e che dall’Umbria raggiunge il Lazio fino a lambire la Campania. Attraversando al Valnerina, il cammino toccherà Cascia, dove visse Santa Rita, ma anche Monteleone di Spoleto, affascinante borgo che si erge al limitare della piana di Leonessa.
E a Monteleone sarà possibile entrare in contatto con la coltivazione di quella pregiatissima spezia nota come oro rosso, lo zafferano. Sapori, natura, spiritualità. Prendetevi il tempo, assaporate tutto con lentezza. L'Umbria vi aspetta.