Tuoro sul Trasimeno, 11 gennaio 2010 - Saranno presenti lo scrittore Carlo Lucarelli e il magistrato Massimo Mannucci. Alla presentazione parteciperà, in incognito per motivi di sicurezza, lo stesso autore del volume che ha come sottotitolo ''La lotta di uno sbirro antimafia in un Paese malato''. L'agente che si fa chiamare Palagonia - ha spiegato la vedova di Petri, Alma - si è occupato delle indagini sugli omicidi del poliziotto di Tuoro sul Trasimeno, di Massimo D'Antona e di Marco Biagi.
Uno dei capitoli del suo libro è intitolato ''Il treno maledetto'' e in esso viene descritto cosa accadde sul convoglio dove venne ucciso Petri. In particolare come il sovrintendente riuscì a individuare quelli che si rivelarono i brigatisti Nadia Desdemona Lioce e Mario Galesi. Alma Petri ha ricordato di avere incontrato per la prima volta Palagonia in occasione della camera ardente allestita per il marito.
''Tra migliaia di persone che mi abbracciarono - ha detto - ricordo che una disse: 'non si preoccupi, li prenderemo tutti'. All'epoca non sapevo chi fosse ma poi dopo gli arresti dei brigatisti, incontrai i poliziotti che avevano condotto l'indagine. Uno mi si avvicinò dicendomi 'lei non si ricorda di me' e a quel punto riconobbi la sua voce come quella della persona che mi aveva abbracciato nella camera ardente. Era Palagonia''. La presentazione del libro è stata organizzata dall'associazione Emanuele Petri con il patrocinio del Comune.
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