Perugia, 30 aprile 2010 - Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ha disposto l’espulsione dall’Italia di due cittadini marocchini "per motivi di sicurezza dello Stato e di prevenzione del terrorismo". A renderlo noto è il Viminale.


"A seguito di indagini investigative - spiega il ministero - è emerso per i due stranieri un profilo di pericolosità per i collegamenti con estremisti islamici contigui alle reti transnazionali di sostegno al terrorismo di matrice religiosa e per la propensione a compiere anche eclatanti atti estremi". Il rimpatrio è avvenuto nella serata di ieri con un volo diretto da Roma-Fiumicino a Casablanca.


I due marocchini espulsi
ieri sera dal ministero dell’Interno, ai sensi della normativa antiterrorismo, sono due studenti dell’Università per stranieri di Perugia. Si tratta di Mohamed Hlal, 27 anni, e di Ahmed Errahmouni, 22 anni, animatori di quella che gli investigatori della Digos di Perugia, diretti da Lorenzo Manso, descrivono come una "cellula jihadista pronta a compiere eventuali attentati".

 

La conferma arriva dagli investigatori della Digos di Perugia, secondo cui Mohamed Hlal e Ahmed Errahmouni "non avevano contatti diretti con la filiera terroristica internazionale, con soggetti dediti al proselitismo
o al reclutamento di persone da mandare a combattere in Afgahnistan o in Iraq, ma si erano 'formati' giorno dopo giorno seguendo i dettami ideologici e le indicazioni tecnico-operative di cui Internet resta la fonte principale".
 

 

Inevitabile il parallelismo con Game Mohamed, il libico protagonista dell'attentato alla caserma Perrucchetti di Milano, mai coinvolto prima in un'inchiesta sul terrorismo internazionale: ma è proprio dai "cani sciolti" come lui che gli 007 invitano a guardarsi con particolare attenzione, trattandosi di soggetti dai comportamenti imprevedibili, caratterizzati da uno "spontaneismo pseudoanarcoide" cui si può arrivare solo attraverso un attento lavoro di intelligence e di monitoraggio di ambienti "sospetti". Proprio quel tipo di lavoro che ha portato la Digos perugina sulle tracce di Hlal e Errahmouni.


Nello stesso capoluogo umbro,
sono stati perquisiti altri sei studenti universitari (quattro marocchini, un tunisino e un palestinese) "emersi a vario titolo in contatto con i due espulsi". Otto le perquisizioni disposte dalla procura, che hanno portato al sequestro di "copioso materiale cartaceo e informatico", già definito "estremamente interessante" dalla Digos.