
A Gubbio mancano case Servono alloggi sociali per oltre cento famiglie
La situazione abitativa e le relative criticità che si registrano nel territorio eugubino sono state oggetto di un incontro di “contrattazione sociale” che si è svolto nella residenza comunale tra l’assessore Simona Minelli, i sindacati Cgil, Cisl, Uil alta Umbria, presenti anche quelli dei pensionati delle stesse sigle. Fisicamente rappresentate, nell’ordine, da Fratini, Paccavia, Belletti, Piergentili e Pannacci.
Secondo una stima effettuata sulla base di quanto raccolto negli incontri con i cittadini, il problema a Gubbio riguarda un centinaio di nuclei familiari composti da donne sole con basso reddito, giovani coppie, anziani soli e famiglie straniere con bambini. "La carenza degli alloggi sociali – si legge nel comunicato – si unisce alla mancata disponibilità di nuovi e alla difficoltà di ingressi negli alloggi già costruiti e che si liberano dell’Ater, verso la quale si è riscontrato una difficoltà di rapporti e di relazioni anche per chiedere la manutenzione e riqualificazione degli stessi alloggi".
In questo contesto è stato deciso di sollecitare "il percorso assegnativo degli appartamenti di via Madonna dei Perugini, di pertinenza di un soggetto privato, che potrebbero dare delle risposte ad una certa tipologia di bisogno, rilevando comunque delle criticità sulle condizioni". A proposito del complesso di Via Madonna dei Perugini, al centro nelle settimane scorse di un ampio dibattito provocato da una iniziativa dell’ex consigliere comunale Goracci, risolti alcuni problemi di carattere burocratico, sono stati riaperti di recente i termini per "concorrere all’attribuzione di 30 appartamenti da concedere in locazione a canone convenzionato".
Le domande in questo caso vanno inoltrate fino al 31 dicembre 2024. Da parte sua il comune ha informato che "attraverso il recupero e la rigenerazione di immobili e la costruzione di ex nuovo, in tempi celeri si potranno avere a disposizione oltre 20 alloggi".
Nel confronto sono emerse criticità per quanto riguarda il mercato privato "in relazione alle disponibilità, alle destinazione, alle condizioni, all’effetto del rialzo dei mutui, soprattutto per le persone con redditi medio bassi". Da qui la sollecitazione a Regione e Governo "di rilanciare una politica per la casa con risorse e progetti" con iniziative adeguate. E che possano aiutare persone e famiglie.