REDAZIONE UMBRIA

"A Mario Draghi la cittadinanza onoraria di Città della Pieve"

Il sindaco Fausto Risini: "Lo farò con orgoglio appena sarà possibile"

Dopo aver trascorso la prima notte da ’premier incaricato’ nella sua casa di Città della Pieve (vi aveva fatto ritorno in tarda serata mercoledì al termine dell’incontro al Quirinale con il Presidente Mattarella e successivamente a palazzo Chigi con l’ex presidente del consiglio Conte), Mario Draghi è ripartito ieri mattina poco prima delle 9 diretto nuovamente nella capitale dove ieri pomeriggio, a Montecitorio, è cominciato il giro delle consultazioni politiche. I pievesi, abituati da sempre ai movimenti più che discreti del professore e dei suoi familiari, hanno notato ovviamente la pattuglia dei carabinieri che ha controllato durante la notte uno degli ingressi del casale. Pattuglia che si è poi allontanata non appena l’auto blu con i vetri oscurati seguita da quella della scorta hanno lasciato la tenuta e da Città della Pieve si sono diretti verso sud.

Nell’abitazione di famiglia è rimasta, pare, la signora Maria Serenella Cappello, studiosa di letteratura inglese, padovana doc con la quale il professore è sposato dal ’73. Sobrietà a discrezione le caratteristiche di famiglia, unite a gentilezza ed eleganza, altri tratti distintivi della coppia. I pievesi, che ormai conoscono bene le abitudini del professore e della sua raffinata signora, continuano, pur elettrizzati dall’idea di avere ’in casa’ il prossimo presidente del consiglio, a proteggere la loro naturale riservatezza.

Scommettono tutti con convinzione che, nonostante le difficoltà, "Draghi riuscirà a fare un governo di alto profilo come chiesto dal Capo dello Stato". Ma nessuno ipotizza nè di importunare il professore nè tanto meno di violare a favore di camera e riflettori la proverbiale privacy del loro concittadino. Perfino il sindaco Fausto Risini che naturalmente ha un rapporto di conoscenza diretta con Draghi sottolinea di non aver ancora "inviato alcun messaggio al professore" per non invadere la sua privacy. "Sono momenti troppi delicati – spiega –, va lasciato sereno. Ora seguiamo le evoluzioni. Le consultazioni, che credo andranno avanti ,da quello che leggo, fino a domenica". Poi aggiunge: "A Mario Draghi volevo dare la cittadinanza onoraria già qualche mese fa, poi la questione Covid ci ha un po’ rallentati, ma sono più che mai intenzionato a dargliela, con orgoglio ed entusiasmo, appena sara’ possibile". "Non vorrei disturbarlo – continua il sindaco –. Ci sarà modo a tempo debito di congratularmi. Di sicuro Draghi sa che noi pievesi abbiamo tutti fiducia e grande stima di lui". Ieri intorno poco dopo le 19, il presidente incaricato ha fatto nuovamente rientro a Città della Pieve per trascorrere la serata in famiglia.

Donatella Miliani